venerdì 25 ottobre 2019

GOLDEN HEIR SUN: Holy the Abyss (Review)

DRONE/AMBIENT
Mentre sembra che ci saranno presto novità sul nuovo album dei WOWS , possiamo lenire l'attesa con l'esordio solista del loro chitarrista Matteo Baldi, qui sotto il monicker Golden Heir Sun.
Holy the Abyss è un'unica traccia di venti minuti, dominata principalmente dalla chitarra di Matteo, generatrice di un'aura oscura che ricorda quella del Dylan Carlson degli ultimi Earth. La voce dello stesso autore entra dolcemente a dare al brano una sfumatura inizialmente sacra, da preghiera pagana, per poi esplodere in modo quasi catartico a metà brano; alla chitarra arpeggiata dell'inizio se ne sovrappone un'altra dai toni decisamente più violenti e distorti, per poi assestarsi su atmosfere ambient negli ultimi cinque minuti finali.
Probabilmente è proprio la capacità dell'autore nel destreggiarsi in maniera naturale tra tutti questi registri sonori il maggior pregio del disco, considerato anche il minutaggio ristretto e il fatto che si tratta di un lavoro interamente frutto della sua unica capacità compositiva.
Un bel debutto, caldamente raccomandato agli amanti della musica sperimentale più evocativa e che vi consigliamo di consumare insieme al suo suggestivo video (che trovate qui sotto).


TRACKLIST
  1. Holy the Abyss
INFO
ANNO: 2019
LABEL: Karma Conspiracy Records, Toten Schwan Records, La Speranza Records
WEB: Facebook


GOLDEN HEIR SUN: HOLY THE ABYSS
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