mercoledì 26 giugno 2019

SLOMATICS: Canyons (Review)


SLUDGE/DOOM METAL
A distanza di tre anni dal precedente Future Echo Returns tornano i britannici Slomatics, che ci presentano il loro nuovo disco Canyons. Le premesse sono ottime: doom pesante e meditativo accompagnato da vari inserti di synth e da una voce profonda ed evocativa. Già dall’opener Gears of Despair si riescono ad individuare distintamente queste caratteristiche, che accompagneranno l’ascoltatore dall’inizio alla fine. Purtroppo, a parte l’intermezzo di chitarra pulita e di ispirazione quasi seventies di Beyond the Canopy, che a proposito a mio parere è la traccia più riuscita con Mind Fortresses on Theia, la solfa rimane questa.
E non aiutano particolarmente le tracce di intermezzo, Seven Echoes e Arms of the Sun. Certo, non ci si aspetta troppa variazione da un disco del genere, il problema però è uno: la prima volta che lo si ascolta si rimane colpiti dal sound degli Slomatics, ma poi andando avanti con gli ascolti il disco inizia a stagnare e ad annoiare l’ascoltatore, senza che ci sia qualcosa di nuovo da scoprire. Peccato, perché alcune idee sono molto interessanti, ma come già detto alla lunga stancano le soluzioni che tendono a ripetersi, anche a causa di una prova vocale poco dinamica. Insomma, un’occasione sprecata dopo l’ottimo disco precedente? Sì, a mio parere decisamente sì. Gli Slomatics hanno infatti il potenziale di uscire fuori dal marasma di band doom brave ma non abbastanza, e l’hanno già dimostrato ampiamente. Tuttavia, se siete fan sfegatati di questo tipo di doom/sludge apprezzerete, come è giusto che sia.


TRACKLIST:

1. Gears Of Despair        
2. Cosmic Guilt  
3. Seven Echoes              
4. Telemachus, My Son
5. Beyond The Canopy  
6. Arms Of The Sun        
7. Mind Fortresses On Theia
8. Organic Caverns II

INFO:
ANNO: 2019
LABEL: Black Bow Records
WEB: Bandcamp

SLOMATICS: GEARS OF DESPAIR
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