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| DOOM/PSYCH |
Non solo di Belzebong vive il doom polacco. Esemplare testimonianza dell'ottimo livello qualitativo della scena nazionale è questo ottimo split tra quatto delle band che tengono alta la fiaccola della psichedelia oscura, ognuna con la sua personalissima declinazione.
Apre le danze Toledo degli ottimi Dopelord, reduci dagli ottimi riscontri avuti dall'ultimo Children of the Haze: la loro proposta è uno stoner doom di scuola Electric Wizard, caratterizzato da ottime parti vocali oltretombali e da riff potenti che catturano immediatamente, anche grazie a soluzioni compositive mai banali.
I Weedpecker avevano stupito per l'enorme evoluzione mostrata con III (2018) e possiamo ulteriormente apprezzare il loro nuovo approccio che coniuga mirabilmente momenti più classicamente "stoner" ad eterei echi psych di derivazione pinkfloydiana, che faranno la felicità di tutti gli amanti di band stilisticamente raffinate come gli Elder.
Ancora privi a differenza dei loro compagni di split di un disco realmente notevole, i Major Kong, seppure proponendo uno stoner strumentale di buon livello, risultano i più deboli del lotto con un brano privo di momenti particolarmente brillanti, il cui unico pregio è quello di durare il giusto minutaggio prima di risultare noioso.
Altra band che ha fatto un bel salto di qualità e popolarità con l'ultimo Eye the Tide sono gli Spaceslug, che si confermano con la loro Ahtmosphere uno dei nomi da tenere d'occhio per il futuro, vista la spaventosa crescita avuta in soli quattro anni e che li ha resi degli interpreti elegantissimi del genere.
Uno split adatto ad ogni palato, vista l'ampia offerta stilistica, anche solo per la perfetta fotografia della scena underground in Polonia. Vista l'autoproduzione, non posso che raccomandarvi di acquistarlo senza pensarci due volte dalla pagina Bandcamp di una delle quattro band. Bellissima anche la copertina, opera dell'artista Kuba Sokolski.
Apre le danze Toledo degli ottimi Dopelord, reduci dagli ottimi riscontri avuti dall'ultimo Children of the Haze: la loro proposta è uno stoner doom di scuola Electric Wizard, caratterizzato da ottime parti vocali oltretombali e da riff potenti che catturano immediatamente, anche grazie a soluzioni compositive mai banali.
I Weedpecker avevano stupito per l'enorme evoluzione mostrata con III (2018) e possiamo ulteriormente apprezzare il loro nuovo approccio che coniuga mirabilmente momenti più classicamente "stoner" ad eterei echi psych di derivazione pinkfloydiana, che faranno la felicità di tutti gli amanti di band stilisticamente raffinate come gli Elder.
Ancora privi a differenza dei loro compagni di split di un disco realmente notevole, i Major Kong, seppure proponendo uno stoner strumentale di buon livello, risultano i più deboli del lotto con un brano privo di momenti particolarmente brillanti, il cui unico pregio è quello di durare il giusto minutaggio prima di risultare noioso.
Altra band che ha fatto un bel salto di qualità e popolarità con l'ultimo Eye the Tide sono gli Spaceslug, che si confermano con la loro Ahtmosphere uno dei nomi da tenere d'occhio per il futuro, vista la spaventosa crescita avuta in soli quattro anni e che li ha resi degli interpreti elegantissimi del genere.
Uno split adatto ad ogni palato, vista l'ampia offerta stilistica, anche solo per la perfetta fotografia della scena underground in Polonia. Vista l'autoproduzione, non posso che raccomandarvi di acquistarlo senza pensarci due volte dalla pagina Bandcamp di una delle quattro band. Bellissima anche la copertina, opera dell'artista Kuba Sokolski.
TRACKLIST
- Dopelord - Toledo
- Weedpecker - Rise Above
- Major Kong - The Mechanism
- Spaceslug - Ahtmosphere
ANNO: 2019
LABEL: Autoproduzione
WEB: Dopelord, Weedpecker, Major Kong, Spaceslug
DOPELORD/WEEDPECKER/MAJOR KONG/SPACESLUG: 4 WAY SPLIT
