CRYPT TRIP: Haze County (Review)

HARD ROCK/PSYCHEDELIC

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di due linee di pensiero ben distinte: da una parte gruppi e artisti sempre più inclini alla sperimentazione, dall’altra un ritorno agli anni d’oro mai veramente passati del rock, sempre rimodernadolo come meglio possibile. E’ questo il caso che prendiamo oggi in esame dei Crypt Trip, attivi dal 2013 e con il terzo album all’attivo dal nome Haze Country. Quello proposto da questi ragazzi del Texas fa fuoriuscire da ogni nota stelle e strisce a più non posso, proponendo un hard rock settantiniano contaminato da spruzzi country, il tutto legato da un po’ di psichedelia che non guasta mai.
Questa operazione nostalgica non vuole essere una mera scopiazzatura delle vecchie glorie, ma tenta di darne una lucidata per farci sentire che questo stile è ancora capace di dare qualcosa. Haze Country è un lavoro che c’entra in pieno in questo obiettivo, con produzioni capaci di esaltare al meglio ogni singolo strumento, dando maggiore spazio alla chitarra, come questo genere alla fin fine impone. Proprio la chitarra è la grande protagonista del lavoro, con il suo sound incalzanti e i riff presi direttamente dal meglio che gli anni ’70 abbiano mai concepito. Il grande pregio dei nostri è proprio cercare di riprodurre il sound dell’epoca in maniera quasi maniacale, curando ogni minima parte per farci compiere dei veri e propri salti nel tempo. In fin dei conti il disco bisogna prenderlo per quello che è, una riproposizione fedelissima della musica che ha fatto grandi gruppi come i Jefferson Airplane, i Grateful Dead o gli Hawkwind, senza alcuna presunzione nel volerli spodestare in qualche modo. Se preso per questo verso, il nuovo album dei Crypt Trip saprà intrattenervi bene senza annoiare.

TRACKLIST:

1. Forward
2. Hard Times
3. To Be Whole
4. Death After Life
5. Free Rain
6. Wordshot
7. 16 Ounce Blues
8. Pastures
9. Gotta Get Away

INFO:
ANNO: 2019
LABEL: Heavy Psych Sounds
WEB: Bandcamp

CRYPT TRIP - WORDSHOT