mercoledì 24 ottobre 2018

IO E I MIEI DISCHI: Domenico Canino (Otehi)


Prosegue Io e i Miei Dischi, la rubrica che discute con i musicisti della nostra scena underground del loro rapporto con l'oggetto disco: ospite di questa puntata, Domenico Canino dei romani Otehi.

1. Il primo disco che hai comprato
Il primo acquisto in vinile risale a moltissimi anni fa, all'epoca non avevo neanche un giradischi, venivo dalla musicassetta e dal moderno  CD masterizzato, comprai il disco in un mercatino, lo comprai solo perchè erano i Jethro Tull e il disco in questione era “Stand Up”! L'album conteneva la ballata Blues/prog dal sound desert “A new day Yesterday” che mi piaceva molto. Mi innamorai del disco in sé, dell'oggetto e per anni lo portai dietro tra i miei traslochi senza riuscire ad avere ancora un giradischi dove ascoltarlo, appena ne comprai uno naturalmente fu il primo disco che misi sul piatto
Consigliato a chi ama il Rock Blues – Prog, il suono del flauto, le chitarre armoniche e distorte del prog anni settanta.

2. L’ultimo disco che hai comprato
Si tratta del primo disco degli Ozric Tentacles - “Erp Song” un edizione però pubblicata in vinile qualche anno fa, perchè all'epoca uscì solo in musicassetta; in realtà è una sorta di demo, ma risulta un lavoro di Great-Psych Prog già avanti che li afferma da subito maestri indiscussi della psichedelia dai synth accentuati, sembra che il loro intento sia quello, fare psych senza troppi giri ripetitivi, mi piace!
Consigliato a chi si vuole fare un viaggio cosmico tra i pianeti del suono elettronico.

3. Il disco che ha cambiato la tua vita
Mi piacciono molto i Popol Vuh , è la mia band preferita, la loro musica mi ricorda sempre il paesaggio del posto dove sono cresciuto, ascoltarli mi ricorda che sono vivo e mi fa riflettere parecchio.
Il primo disco loro che ascoltai fu “Letzte Tage – Letze nachte”, è un album dove puoi trovare l'evoluzione dello Psychedelic Rock nella musica sacra, stile inconfondibile della band di Florian Fricke.
Conobbi la band nei film visionari di Werner Herzog, mi ricordo che andai a cercare nei crediti chi avesse fatto quel tipo di sound pazzesco.
In copertina, un gregge di pecore attraversa un prato, per l'ultimo giorno-notte come suggerisce il titolo in tedesco.
Consigliatissimo per chi ama la psichedelia con il sound “seventies”, chitarre acustiche, fuzz, ritmi mantrici, synths, cori femminili, campi aperti, suoni bagnati da rituali di tutto il mondo (campane, gong, sitar, tabla, flauti).

4. Il disco che ti vergogni di possedere
Tempo fa un mio amico mi porto' a casa dei dischi che aveva in cantina, tra i peggiori che poteva darmi c'era “Trapezio” di Renato Zero che ancora oggi, pieno di polvere, giace tra Battisti e Dalla. Non riesco a venderlo!
Consigliato a chi piace la musica glam pop italiana dei varietà.

5. Il disco con la copertina che preferisci
Adoro questa domanda! Credo che avere una collezione di dischi, soprattutto se in vinile, ti permette di avere variopinti e/o tenebrosi artwork nei mobili, adoro le arti visive, e vi posso assicurare che il 50% dei dischi che desidero avere nella mia collezione sono stati scelti per la loro copertina.
Uno fra tutti è “White Eagle” degli “astronauti” Tangerine Dream: nel disco puoi immaginare la band sulla luna. Non adoro molto il sound di questo lavoro, ma l'artwork mi piace, ci mostra il pianeta terra su sfondo totalmente bianco e il simbolo esoterico del triangolo rivolto con la punta in alto (simbolo del cielo, degli dei, degli antichi astronauti).
Un artwork molto minimale mistico e contemporaneo anche se l'album e del 1982.

6. Il disco che hai sempre sognato di avere
in realta' sogno ancora un buon giradischi! Quello che ho è in manutenzione perenne!

7. Quanto è grande la tua collezione?
Ho molte musicassette e più di seicento CD (non tutti originali), ma i dischi in vinile, (circa duecento tra 45 e 33 giri) sono i veri protagonisti del salotto!

8. Che ordine segui (se è ordinata)?
Non ho un vero e proprio ordine, anche perche' ho tutto dislocato in diverse case, studi e laboratori. Mi piace avere la musica ovunque vada e se volessi ascoltare la musica che mi piace ho tutto a portata di mano.
Se dovessi seguire un ordine preciso invece, metterei di sicuro Renato Zero tra gli ultimi scaffali.

9. CD o vinile?
In realtà adoro la musicassetta, sono cresciuto con il nastro, mandavo le traccie avanti e indietro con la matita, ma credo che il vinile è un' ottimo formato perche' hai anche la svolta dell'artwork!
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