mercoledì 12 aprile 2017

ULVER: The Assassination of Julius Caesar (Review)

DARK WAVE
Cambiamento, questo è il sostantivo più consono ad un gruppo come gli Ulver. I norvegesi hanno sempre fatto di sé stessi una band cangiante e poco propensa a seguire i nostalgici e le mode del momento, e questo “The Assassination of Julius Caesar” è l’ennesima conferma. Non è da tutti dopotutto proporre un album di musica classica mischiata all’elettronica oggigiorno. Del passato non avrebbe senso parlarne in quanto gli Ulver, come ad ogni uscita, sono un gruppo nuovo e con questo bene in mente bisogna approcciarsi al disco.
Bene, detto ciò, “The Assassination of Julius Caesar” è l’ennesima dimostrazione infinita di classe e ispirazione. La dark wave ne fa da padrona, insieme ad inserti elettronici e a parti vocali mai presenti così tanto nei norvegesi. Lo si nota subito dal singolo apripista, nonché primo brano del disco, “Nemoralia”.
Inserti quasi pop e “ballabili” che però si mischiano alla perfezione con l’anima del gruppo, che rimane sempre ben presente come in ogni loro uscita. Il lavoro prosegue in questa linea e offre un ascolto ben più che godibile e cattura l’attenzione dell’ascoltatore in ogni brano. C’è sempre quel qualcosa in più che spicca, dalle voci femminili, ai cori e alle parti leggermente più ambient e meditative al sax inserito in “Rolling Stone” a opera di Nik Turner (Hawkwind). A dimostrazione di ciò c’è anche il lavoro alla console di Martin “Youth” Glover, che ha mixato, tra gli altri, i Killing Joke e i The Fireman.
Menzione a parte meritano, appunto, “Rolling Stone” e “Coming Home, non a caso i pezzi più lunghi e con più inserti geniali al loro interno. La prima, in particolare, ha un ritornello, assolutamente non scontato, ripetuto più volte che si inserisce nel cervello per non uscirne più.
Il concept, poi, è qualcosa di geniale e difficilissimo da affrontare. Si spostano tra i miti e la storia attuale in una maniera tremendamente naturale. Dall’assassinio di Lady Diana, paragonato al mito della dea greca Diana, alle tematiche affrontate da Anton LaVey perfino al tentato assassinio di Papa Giovanni Paolo II.
Gli Ulver si riconfermano ad ogni uscita uno dei gruppi più eclettici e ispirati della musica contemporanea, aggiungendo un nuovo mattoncino al mausoleo della propria carriera musicale con un genere non ancora esplorato. A differenza di tanti gruppi rimasti fermi, i lupi norvegesi sperimentano come loro solito e si evolvono in continuazione, riuscendo a stupire sempre, in positivo o negativo (dipende dal tipo di ascoltatore) e dimostrando le loro capacità musicali e intellettive.

TRACKLIST:
1. Nemoralia
2. Rolling Stone
3. So Falls The World
4. Southern Gothic
5. Angelus Novus
6. Transverberation
7. 1969
8. Coming Home

INFO:
Anno: 2017
Label: House of Mythology
Web: Facebook


ULVER: NEMORALIA
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