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| PSYCHEDELIC ROCK |
Isaiah Mitchell è uno di quei nomi della scena heavy psych che è sempre garanzia di qualità, soprattutto grazie a quel suo progettino che risponde al nome di Earthless. Quando uscì il debutto del suo nuovo progetto Golden Void gli ascoltatori si trovarono di fronte a qualcosa che in comune con la casa madre aveva giusto la matrice psichedelica, ma declinata con toni più soft e melodici, senza per questo essere meno godibile e artisticamente valida.
Così, tre anni e un ottimo disco degli Earthless dopo questo promettente inizio, è stato un piacere apprendere che l'avventura dei Golden Void sarebbe continuata con un nuovo LP.
Passato l'iniziale piacere di riascoltare la voce di Mitchell nell'opener Burbank's Dream, il resto dell'album scorre fluido fino alla fine, lasciando però una perplessità di fondo che solo i successivi ascolti riescono a chiarire; il problema principale di Berkana è che si tratta di sette brani di cui, alla fine, non rimane assolutamente nulla: nessun passaggio particolarmente memorabile, nessun pezzo che ti viene voglia di riascoltare immediatamente, nessun momento in grado di suscitare una qualche emozione.
Sarà colpa dei toni abbastanza pacati e monocordi che permeano tutto il disco (decisamente più soft del suo predecessore) o della decisione della band di approcciarsi a questo nuovo lavoro dedicandosi separatamente alle proprie parti, ma Berkana si è rivelato una cocente delusione per chi si aspettava qualcosa se non migliore quantomeno all'altezza del primo disco.
Passato l'iniziale piacere di riascoltare la voce di Mitchell nell'opener Burbank's Dream, il resto dell'album scorre fluido fino alla fine, lasciando però una perplessità di fondo che solo i successivi ascolti riescono a chiarire; il problema principale di Berkana è che si tratta di sette brani di cui, alla fine, non rimane assolutamente nulla: nessun passaggio particolarmente memorabile, nessun pezzo che ti viene voglia di riascoltare immediatamente, nessun momento in grado di suscitare una qualche emozione.
Sarà colpa dei toni abbastanza pacati e monocordi che permeano tutto il disco (decisamente più soft del suo predecessore) o della decisione della band di approcciarsi a questo nuovo lavoro dedicandosi separatamente alle proprie parti, ma Berkana si è rivelato una cocente delusione per chi si aspettava qualcosa se non migliore quantomeno all'altezza del primo disco.
In una scena quanto mai competitiva ed affollata come quella odierna era lecito nutrire delle aspettative visti i nomi coinvolti (oltre a Mitchell, c'è anche la moglie Camilla, già attiva negli Assemble Head in Sunburst Sound). Meglio passare oltre.
TRACKLIST
- Burbank's Dream
- Silent Season
- Dervishing
- Astral Plane
- I've Been Down
- The Beacon
- Storm and Feather
Anno: 2015
Label: Thrill Jockey Records
Web: Facebook
GOLDEN VOID: SILENT SEASON
