Poco tempo fa sono venuta a conoscenza di Dartworks, un giovane grafico di Sulmona che da qualche anno a questa parte, si occupa della realizzazione di artwork e serigrafie per band ma non solo...nel suo portfolio si trovano fumetti, grafiche per libri, per brand e molto altro, una vera e propria raccolta artistica in continua espansione.
Tra i tanti lavori che si trovano oggigiorno su internet mi ha colpito in modo particolare il suo tratto, dalla forte personalità e per nulla banale, belve indemoniate, immaginari Lovecraftiani e blasfemi, teschi ed ossa che prendono vita attraverso la penna di questo artista, da qui la curiosità di approfondire direttamente con Dartworks "Burning Pencils - Bleeding Inks"
Buona Lettura!
Tra i tanti lavori che si trovano oggigiorno su internet mi ha colpito in modo particolare il suo tratto, dalla forte personalità e per nulla banale, belve indemoniate, immaginari Lovecraftiani e blasfemi, teschi ed ossa che prendono vita attraverso la penna di questo artista, da qui la curiosità di approfondire direttamente con Dartworks "Burning Pencils - Bleeding Inks"
Buona Lettura!

1) Bevenuto DARTWORKS, anzi Ciao Davide! sveliamo direttamente il tuo vero nome;
Inoltriamoci subito all'interno del tuo mondo, raccontaci un pò chi sei, com'è iniziata la tua avventura artistica...
Inoltriamoci subito all'interno del tuo mondo, raccontaci un pò chi sei, com'è iniziata la tua avventura artistica...
Ciao Mari, ti ringrazio per lo spazio! Inizio col dire che l’amore per l’illustrazione e il disegno e l’arte in generale me lo porto dietro da quando ero poco più che un marmocchio, quando passavo i miei pomeriggi tra cartoni animati, fumetti che ancora non sapevo leggere, fogli di carta, matite e colori di ogni tipo. Da lì non ho mai smesso di disegnare e crescendo ho frequentato l’istituto d’arte, proseguendo poi verso l’accademia di belle arti. Una cosa imprescindibile per me, oltre alla matita, è stata sempre la musica. Una passione iniziata spulciando tra i vecchi vinili di mio cugino, quando rimanevo stregato ogni volta che tra quei quadratoni di cartoncino, faceva capolino uno zombie capellone e ghignante che poi scoprii chiamarsi Eddie. Avendo già di mio una tendenza all’orrorifico e il surreale e non mi ci volle molto per rimanere folgorato dall’ estetica metal, punk e hardcore, che poco dopo iniziò a riflettersi pienamente sui miei disegni, invasi da soggetti con chiodi, creste, borchie e trucco; Il tutto amalgamato da teschi e mostri d’ogni tipo che a volte diventavano locandine per concerti locali o la copertina di qualche becero demo. Oltre al lavoro di Riggs, Repka e Pushead, fu l’avvento di myspace dove venni a conoscenza di illustratori come Godmachine, che iniziava a muoversi in quel periodo, a darmi un imput finale per far convergere le mie due passioni e avventurarmi nel mondo dell’illustrazione musicale.

Soffermandoci ancora sui tuoi inizi, qual'è stata la prima illustrazione che hai realizzato?
Quando ero alle superiori firmavo i vari imbrattamenti di fogli, diari, muri e banchi con lo pseudonimo di Dart, che letteralmente riassumeva la frase “l’arte” di Davide. Anche se acerbo, mi piaceva come suonava e come il gioco di parole richiamasse alla mente la parola dardo tradotta in inglese. Niente di speciale quindi, ma essendoci affezionato me lo sono portato dietro, fino a legarlo con la parola graphix, che dopo un paio di anni è mutata in works, nomi con i quali, escludendo le locandine che creavo a mano per i concerti locali, ho iniziato a lavorare a t-shirt design, album artwork, loghi e quasi tutto quello che riguarda la parte grafica di un gruppo. La prima commissione arrivò da una band thrash death inglese, gli Apparitions of the end. Da quel che ricordo mi diedero completamente carta bianca e ne uscii con un mix di teschi, insetti, mani e un barattolo di miele da dove veniva fuori tutto ciò. Un mix di marciume e surrealismo!
3) Mi racconti un pò come dai vita ad un'artwork? dalle tempistiche ai vari passaggi, ci sono particolari tecniche che usi per la maggiore?

4) Tra booklet per band, loghi, fumetti, flyer (Porrozine, Taxi Driver Records, Grumo, V4V Records, Shores Of Null e molti altri) quali lavori su commissione preferisci svolgere? e tra i tanti lavori che hai realizzato in questi anni, c'è ne uno su tutti che ti ha dato particolare soddisfazione?

capitato di lavorare recentemente è un disco incentrato sulla divina commedia sul quale però ancora non posso svelare nulla. Tra i vecchi invece, rimane ancora “Mad(e) in italy” dei No More Fear, album dove coesistevano death metal, strumenti classici italiani e testi ispirati a vicende della penisola del dopoguerra. L’unica direttiva che avevo era quella di attenermi al classico cliché iconico “pizza, mafia e mandolino” e rivisitarlo in chiave death metal: Da qui è nato un pulcinella zombie in gessato e borsalino, incastrato tra pistole avvinghiate da spaghetti, contornati da teschi, rose, santini bruciati e serpenti fra mandolini, il tutto racchiuso in formato digipak a metà strada tra macabro e vintage. Mi sono divertito parecchio a dar vita ad un punto d’incontro tra due iconografie completamente estranee fra loro come quella del death metal e quella italiana e spero di lavorare di più su questo tipo di commissioni in futuro.

5) Ci sono illustraturi/artisti che segui, nomi noti o meno noti per cui provi ammirazione?
Tra illustrazione, tatuaggio, fumetto e street art, ce ne sarebbero tantissimi da elencare ma ci provo: In italia mi piace molto il lavoro di persone come Paolo Girardi, Roberto Toderico, Daniele Castellano, Dario Maggiore, I collettivi Malleus e Vereversum, Agostino Arrivabene, Marcello Crescenzi, Jessica Rassi, Scarful, James Kalinda, Fr3nk, Alessandro Ripane, Dissenso Cognitivo, Francesca Vecchio, Spugna, Simone Ruco, View from the coffin e Marco Hasmann. All’estero gente come Aarik Rooper, John Santos, Pierre Perichaurd, David d’Andrea, Charles Burns, Jas Helena, Thomas Hooper, Rotten Phantom, Richey Beckett, John Baizley, Godmachine, Alexandros Pyromallis, Bustarinov, Glyn Smith e Lango Oliveira. Sicuramente ho dimenticato qualcuno, ma volevo evitare di fare il listone della spesa, che invece ho fatto comunque!
6) Negli ultimi anni, internet ha aiutato moltissimi artisti ad espandersi, i social network portano le cosidette visualizzazioni, i like ect... ma in tutto questo c'è un'importante lato negativo, il rischio di rimanere sotterrati da troppi imput e a livello artistico quello di dover correre per rimanere sempre sul "pezzo", cosa pensi di tutto ciò?

Sarò scontato, ma credo che il vantaggio di lavorare qui è che ovunque ti giri sei circondato d’arte e storia da cui attingere, ma ho come la sensazione, che oggi paradossalmente, nella penisola si tenda a prendere sotto gamba il lavoro artigianale e artistico, cosa che invece non avviene altrove, dove noto più fermento e interesse intorno a mestieri del genere. Con gli anni però mi sono accorto che il cliente serio o irrispettoso puoi trovarlo qui in Italia come all’estero.
8) Come sai, Doommabbestia è principalmente una webzine musicale e prima di salutarti, come ultima domanda ti chiedo di condividere con noi qualche tuo recente ascolto: band, album o canzoni da consigliarci, a te la conclusione...

Ti ringrazio per l'intervista e saluto i lettori di Doommabbestia.
Passate a trovarmi sulla mia pagina Facebook e il mio sito www.dart-works.com