lunedì 10 novembre 2014

SUNWØLF: Beholden To Nothing And No One (Review)

AMBIENT - DRONE - DARK

Una giornata uggiosa, come da qualche giorno succede al Nord , e fai fatica a trovare una colonna sonora che funzioni, forse perché l’umidità ti è entrata nelle orecchie (oltre che nelle ossa) e se ascolti qualcosa di troppo hard rischi subito di annoiarti e se invece ascolti qualcosa di troppo moscio non fai altro che alimentare la bestemmia.
Ti ricordi, poi, che sono delle settimana che devi finire una recensione, allora, per lenire i vari reumatismiprovi a scrivere.
“Beholden to nothing and no one” è un doppio disco, il terzo lavoro dei SUNWØLF, duo di Leeds, che stupisce, e non poco.
Il primo disco, dopo un’apertura melanconica e quasi apocalittica, rivela la sua vera natura con “Vultures crown”  e si conclude in circa 50 minuti con 2 tracce veramente belle: ” Beholden to nothing and no one”, la titletrack,  è  un brano che fa pesare la sua oscurità tanto che  si ha paura di non riuscirne a scappare. 
Impressionante. “Heathens Rest” la traccia conclusiva del primo disco è una boccata d’aria e, grazie al suo riff ipnotico,  puoi respirare, e, progressivamente, riprendere l’attenzione che era stata sovrastata dalla paura del labirinto oscuro della traccia precedente per poi lanciarsi a capofitto sul secondo disco.
La seconda parte rivela il lato più ambient del duo, che si allontana decisamente dagli scenari apocalittici del disco I, ma non  per questo è meno efficace. A mio avviso il punto più alto ed innovativo del secondo disco è “Ithaca” (forse la mia preferita)  un traccia drone dal feeling spiccatamente jazz, sottolineato dall’uso della tromba.
“Of darkness”, sesta ed ultima traccia del disco II, chiude l’album facendo intravedere un paesaggio desolato disegnato da un pianoforte melanconico che sembra suonare una sorta di ninna nanna.
Una chiusura degna di un album etereo, fortemente melanconico ed a tratti claustrofobico.
Ogni traccia è degna di nota, ma è ascoltando interamente l’album che si può cogliere il grande impatto che questo album offre .
Insomma, io questo disco non ho ancora smesso di ascoltarlo. Fatelo anche voi.



TRACKLIST:
 Disc I

1 - In the darkened river I found the silence loom
2- The Widow’s Oil
3 - Vultures Crown
4 – The wake of Leviathan
5 - Thrown into a nameless time
6 – Totem
7 – Beholden to nothing and no one
8
- Heathen’s rest

Disc II

1 – Twelve Sunne
2 - Come, O spirit, dwell among us
3 – Ithaca
4 – Symptoms of Dearth
5 – Lotus Island
6 – Of Darknesse 

INFO:
ANNO: 2014
LABEL: Ark Noise
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