giovedì 28 giugno 2012

MAKE: Trephine

PSYCHEDELIC - DOOM - DRONE

Oggi ci spostiamo dall'altra parte dell'oceano incontrando un trio originario del North Carolina e precisamente di Chapel Hill. Trephine è il loro album d'esordio e sarà disponibile nei negozi di dischi dal 30 Luglio sotto Devouter Records UK
Scott Endres (chitarra e voce), Spencer Lee (basso e voce) e Matt Stevenson (batteria) inscatolano un concept album di notevole fattura nel quale vengono a mischiarsi il Doom accompagnato dalla Psichedelia e dal Drone, la giusta fusione tra Isis ed Earth che permette al trio statunitense di passare da momenti di forte impatto a viaggi mentali ambient dove la nostra psiche viaggia senza sosta in un mondo totalmente oscuro nel quale è una delizia perdersi e dal quale, probabilmente, non si vorrebbe nemmeno tornare indietro. 
L'album apre con "Ancient Tongues" la quale mette in evidenza le ambientazioni che s'incontreranno lungo l'ascolto dell'intero album, la voce in growl potentissima e graffiante, la chitarra che mischia potenza a passaggi oscuri, tetri e di splendida ambientazione. "After the Dust Settles" richiama l'attitudine della band al Drone dove la nostra mente riesce ad entrare perfettamente in sintonia con la band utilizzando questo brano come rampa di lancio verso l'ignoto; ignoto che viene descritto meticolosamente con "Returning to the Ruins of my Birthplace", brano quasi interamente strumentale dalla forte attitudine dark.
L'analisi della nostra mente e del nostro spirito, in questo momento dell'album, è davvero difficile in quanto catapultati costantemente da momenti di quiete e pace assoluta a momenti di rabbia perentoria perfettamente eseguiti in "And time Came undone" e in "Valhalla" . La voce risulta sempre varia e trova anche momenti solenni in pulito in "Surrounded By Silent Lies" chiudendo un brano di ottima fattura e aprendolo in "Rotting Palace".
Arriva anche il momento più doom dell'intero album con "Scorched Sky" dove i battiti cardiaci rallentano costantemente quasi a procurarne l'arresto totale per poi chiudere l'album con "Into the Falling Gray" , il brano più interessante e lisergico di tutto il disco dove la nebbia che ricopre un lago in piena notte ci avvolge totalmente......risvegliandoci distesi su un lettino di ospedale e pronti per la lobotomia.......
Davvero un trio da tenere costantemente monitorato e un album da assaporare tutto d'un fiato.....tanta roba!


TRACKLIST
  1. Ancient Tongues
  2. After the Dust Settles
  3. Returning to the Ruins of my Birthplace
  4. ...And Time Came undone
  5. Valhalla
  6. Surrounded By Silent Lies
  7. Rotting Palace
  8. Scorched Sky
  9. Into the Falling Gray

INFO
ANNO: 2012
LABEL: Devouter Records
WEB: FB Page


MAKE - INTO THE FALLING GRAY


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