SPACE-DOOM, DOOM, PSYCHEDELIC |
Ed eccoci arrivati al capitolo più interessante della trilogia primordiale ufo-mammuttiana. Il Re Lumaca (Snailking, 2004), è qualcosa di veramente straordinario, quanto inspiegabile. Prodotto dalla The Music Cartel, il capolavoro in questione è stato poi successivamente rimasterizzato dalla Supernatural Cat. Pregno di atmosfere eteree, quasi sacre, questo intraducibile colore precipitato dallo spazio, ha non soltanto fatto la Storia dello space doom psichedelico nostrano, ma ha anche letteralmente spedito (di fatto) gli Ufomammut, verso il gotha delle divinità stoner-doom mondiali. Dopo questo cd, in moltissimi hanno guardato ai nostri italianissimi e creativi musicanti del metallo ipercosmico, per riconoscerne le enormi capacità creative, come sempre, supportate dall'immancabile sostegno delle arti visive Malleus. Lasciato alle spalle il deliziosissimo esordio Godlike Snake, il trio ha scolpito nel tempo (o downtempo che dir si voglia) ben 8 tracce dalla smisurata lunghezza totale di un'ora e 1 minuto!
Cosa assolutamente meravigliosa, che ha sicuramente comportato enormi difficoltà gestionali nella composizione metrica dei pezzi, e nella loro stessa definizone, data la grandissima difficoltà che si riscontra senza dubbi nel concepire un album di questo tipo: indecifrabile.
Ma andiamo dentro: rispetto al lavoro precedente, Snailking ha novità da vendere. Prima fra tutte, una fortissima vena pink-floydiana, devastata a calci da tutta la potenza di un basso che mai come in passato esalta la sua stessa sovrapposizione con la chitarra di Poia. Ogni minuto, sembra essere calcolato 'al millimetro', quasi si fosse di fronte ad una architettura aliena le cui grandezze e definizioni paiono incomprensibili. Come loro solito, gli Ufomammut cominciano le danze con un intro pieno di tensione (Blotch), scaricata virulentemente con la seconda traccia Hopscotch, tempesta dronico-elettrica dalle dimensioni smisurate. E si è soltanto a 50 minuti dalla fine dell'album!! Il resto è una trama fitta e pluri-cromata dove Lacrimosa prima, e Odio poi, addolciscono e scorporano l'ascolto per trasportarci in una dimensione mista: niente sonorità scontate, tutto appare originale al 100%, così denso e così granitico da sembrare un'impresa fantascientifica.
Ogni tempo, ha le sue misure, e quando al minuto sesto di Odio tutto esplode in un boato unico, si capisce che questa è una registrazione con le contropalle, dove a giocare sono tutte le emozioni di cui si dispone dalla nascita. L'aria si fa pesante, e tonante come l'apocalisse, la voce di God urla tutta la sua possenza introdotta dal solito sample-mammuttiano (marchio di fabbrica pluripresente di questa band). Colpiti a morte, ci si accascia presto in Alcool, traccia strumentale priva di percussioni umane, che dimostra tutta la follia dei tre. A metà tra una ballata western e un rituale sciamanico, questo momento siderale antropomorfo dilania le sue fattezze sui timpani oramai saturi di iperspazio.
Ed improvvisamete, Braindome, pezzo che rimanda al primo Godlike Snake per fattezze di smooth nel basso, e per violenza chitarristica successivamente proposta. Tutto comincia a tremare, e si sgretola sotto il vostro povero culo mortale. Se si fosse a teatro, sarebbe il momento per alzarsi e fare un applauso: la solennità con cui questa suonata si dimena è spettacolare. Ma il bello deve ancora arrivare, e si intitola Demontain: venti minuti di monsoni radioattivi che impattano su catene montuose lovecraftiane senza nessuna pietà. Probabilmente, il pezzo più bello dell'intero cd, al quale viene così donato tutto il senso inizialmente indefinibile. All'estero, non credo siano (tutt'ora) riusciti a fare meglio di questo epilgo doommeggiante. Sì, dubito vivamente.
Concludendo: un disco che NON deve mancare al vostro ascolto.
Questa, signori e signore, è parte della storia. Ed ha una fottutissima bandierina tricolore in mano.
Tracklist:
- Blotch - 6:06
- Hopscotch - 3:00
- Lacrimosa - 6:50
- Odio - 8:21
- God - 6:15
- Alcool - 4:08
- Braindome - 6:08
- Demontain - 28:06
Anno: 2004
Label: The Music cartel
Paese: Italia
Sito: UFOMAMMUT