venerdì 16 dicembre 2011

NADJA: Touched

E finalemente, un po' di DRONE con i controcazzi. Il canadese Aidan Baker (maledetto stakanovista), ha saputo regalarci negli anni qualcosina che ha spinto oltre questo tipo di categoria alternativa così spesso (e a torto) confinata ai soli Sunn O))). No, neanche per gli stivali! E le testimonianze sono prove concrete, munite di arti, artigli ed artiglieria! Touched (2003), è qualcosa di assolutamente strepitoso. Qualcosa che commuove, che sa far male, che lascia il segno. Ma la cosa ancora più bella, è che lo fa in silenzio, quasi con basso profilo, senza mettersi in mostra più di tanto. Se si considera che questo lavoro vede una sola persona all'attivo (contrariamente ad altre registrazioni che hanno visto il fondamentale supporto di Leah Buckareff), si rischia di diventare matti. Ogni suono, ogni feedback è corrosivo, come se fosse uscito dal lungo intestino arrugginito di un mostro alieno costituito di puro piombo. Ogni pezzo, è una litania sensuale, seria, affogata nell'iperspazio cosmico ed oscuro che ogni persona cova nel proprio essere. E credetemi, non sto sprecando parole a caso per una composizione che come questa, prima ancora che attenzione, merita rispetto, perchè non è da tutti fare brani così profondi e maledettamente visionari.

Ma vogliamo parlarne sul serio?
E allora parliamo di Mutagen, brano primo dell'opera: 14 minuti di sconfinata perdizione mental (o metal?)-sonora! Caverne oscure di abissi mai scoperti, aprono il loro ventre per inondare l'immaginazione di chi sa ancora sognare un minimo in questo mondo di tecnocrati del cazzo che null'altro hanno da dire al di fuori del prezzo delle produzioni di un album, o di quante visualizzazioni l'artista riceve sul proprio profilo facebook.. Nenanche per sogno signori, quì parliamo di suoni non umani. E questa espressione, equivale al migliore dei complimenti che mi sento di esprimere ad un artista quando lo considero tale.

Stays Demons, non è certo da meno: ma dico io, qualcuno capisce l'importanza di cose di questo tipo?? Stiamo parlando di un genere che finalmente sta facendo compiere passi in avanti alla musica, scomponendo le volontà rigide dell'appariscente alternative-business per incentrare il focus sull'opera, e non sull'artista in quanto 'icona'. Per non dire anche che, sempre che non veniate da Marte o da Plutone, questa forma compositiva sta facendo tutti contenti: gli amanti del Black, dell'ambient scandinavo, del doom più estremo e dello stesso stoner più pioneristico!!

Sì, senza stare a descrivere i restanti e fantasmagorici pezzi di questa 'Torah Droneggiante', sappiate che cosa è Touched, e sappiate che in questo mondo c'è gente che si è cagata tutto il lavoro di Broadrick, e che ha voluto fare passi da gigante per cercare di superarlo (non in grandezza, ma in sconfinatezza).

Mettiamola così: se la scoperta dell'America fosse stata l'ultima delle grandi migrazioni intente a esplorare nuovi mondi, allora della Luna, dello spazio e di tutto il resto... che ne sarebbe stato?

Non c'è limite alla sperimentazione.
Allora prendiamo questa cazzo di navicella spaziale droneggiante e andiamocene affanculo nello spazio, permettendo a realtà come queste di fissare bandiere su luoghi sconosciuti alla mente umana!!

Un sincerissimo augurio di buon ascolto..
(ma credo che data la qualità dell'album.. non ne avrete per nulla bisogno!)

Tracklist

  1. "Mutagen" - 12:00
  2. "Stays Demons" - 10:22
  3. "Incubation/Metamorphosis" - 12:15
  4. "Flowers of Flesh" - 9:05
Info:

Anno: 2003
Paese: Canada
Label: Desert Factory Records
Sito: N A D J A


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