SPACE DOOM - VISUAL |
Venite o miei fanatici. Venite a
leggere di uno dei dischi più succulenti della cosmogonia
doom-stoner! 6 tracce, a dir poco vergognose: succose, grasse e
gonfie di iperspazio, chitarre come monti oscuri e dopati, stelle
distorte e quanto altro mi venga in mente dato il continuo abuso di
questo album insuperabile. Come My Fanatics è un dio, forse,
lovecraftianamente parlando, potrebbe essere il dio Azathoth: cieco,
stupido e primordiale nel bel mezzo dello spazio infinito. Ma
fidatevi, qui gli Wizard di stupidità ne hanno messe ben poche,
intro a parte, come quello di “Wizard in Black” (dove
letteralmente si può sentire un sample scandire le parole “siete
sempre gli stessi, la maggior parte di voi, con i vostri capelli
lunghi e il vostro vestiario da froci: droga, sesso, ogni sorta di
sporcizia.. e odiate la polizia. Non è così? You make it easy..”).
Sì, questo è Come My Fanatics. Un capolavoro senza precedenti nella
scena doom. Il precedente (ed omonimo) 'Electric Wizard' sembra
pappetta da neonati in confronto a questo nero monolito caduto dallo
spazio sulla terra!
La pastosità delle chitarre, la rude e vibrante
presenza di un basso alieno e grasso come l'olio di un motore
interstellare, il senso di vertigine causato da questo album.. sono
cose che, come dice un mio caro amico (satsumiano) “Regnano
incontrastate!”. Return Trip,
brano primo, è un calcio in faccia al rallentatore, dove il dolore
della botta è raddoppiato proporzionalmente al tempo in cui il pezzo
ci mette a finire (con tanto di iperventilazione post-trip!). Cosa
dire delle prime parole del testo di questo pezzo (“il
sole brucia negli occhi dello straniero,
solo una lacrima prima che egli muoia"). Cazzo, questo disco va vissuto, non ascoltato! Doom
Mantia, con le sue altrettante
liriche visionarie (riferimenti costanti a sette/cerimonie di oscuro
misticismo), con le sue chitarre dronico-massoniche.
Non ce la
faccio.. come faccio a farvelo capire??
Ivixor B / Phase Inducer, e
il vostro culo vibrerà fino all'inferno, dove troverete una dama
seminuda e danzante sulle note di una litania semi-araba e
allucinante! Son Of Nothing,
e la conclusiva Solarian 13...
No, non ce la faccio.
E' un
viaggio. Non è un album.
E' un
viaggio, senza ritorno.
Un
viaggio firmato Rise
Above..
Tracklist
Return Trip
– 10:02
Wizard in Black – 8:14 (8:02
nella versione del 1999)
Doom-Mantia – 8:49
Ivixor B / Phase Inducer –
8:47
Son of Nothing – 6:44 (6:32
nella versione del 1999)
Solarian 13 – 7:58
Info
Anno: 1997
Paese: Uk
Label: Rise Above Records
Sito: MYSPACE