lunedì 21 novembre 2011

SONS OF OTIS: Temple Ball

SPACE, DOOM
A tutti gli amanti dello spazio: rassegnatevi. C'è gente che c'è stata lungo i neri golfi dell'assurdo, senza avere bisogno di qualsivoglia space shuttle o "giocattoli" da vagonate di milardi del genere! Le persone in questione sono i Sons Of Otis. Da Toronto, questi blues-men dediti ad un uso del basso proprio di pesantezza impari, le vibrazioni le emettono da molto più di un decennio attraverso una forma di doomy stoner rock con un tocco psichedelico inarrivabilmente seventies. Marchio di fabbrica del suono della band è un ritmo lento, e come già detto, dominato da molti, ma veramente molti, riferimenti allo stoner più oscuro, ovattato ed indecifrabile.

Le canzoni contenute in Temple Ball sono un tutt'uno siderale che dilata le pupille, apre la mente, devasta la psiche e costringe alla perdizione verso l'universo infinito. Brani come "High Mile", "Nothing", "Vitus", e "Super Typhoon" sono particolarmente rappresentativi del lato più grave e pesante della band, portando a solcare le galassie come un treno che può muoversi solo molto lentamente, devastando tutto quello che incontra. Interessantissima, la cover dei Mountain "Mississippi Queen", devastata da una voce roca e "melvinsiana" che riecheggia fra gli spazi senza termine. La chitarra, dominata dal blues ricorda i Black Sabbath di Master Of Reality, rallentati fino allo sfinimento in un turbine di vortici e nebulose che soltanto le droghe più logoranti permetterebbero di concepire nella loro piena essenza. Il tutto con una costante, e gravosa sensazione di anni '70.

In sintesi, i Sons Of Otis giocano un ruolo molto seminale nell'evoluzione dello Stoner-rock, anche se le loro influenze trovano appoggi di varia natura, tali da catapultarli come certamente si può immaginare, all'ingresso di universi paralleli prettamente doom.

Templeball, è un must di cui ogni amante dello space rock più doommeggiante non può fare a meno, dimostrando nella sua interezza e fierezza quello che questa band ha rappresentato per chiunque si sia poi voluto in futuro confrontare con queste venature di genere.
Un cd assolutamente da apprezzare, nella sua semplice ma efficace capacità di astrarre la mente, fino a inserirla in un vortice mantrico senza luci.

Registrazione maledettamente consigliata!!


TEMPLE BALL

1. Mile High 05:17
2. Nothing 05:24
3. Vitus 06:38
4. Windows Jam 10:35
5. Super Typhoon 05:51
6. Down 03:19
7. Mississippi 02:31
8. New Mole 09:11
9. Steamroller 03:53
10.Diesel 09:19


Info:
Anno: 1999
Label: Men's Ruin
Provenienza: Canada
Contatti: www.myspace.com/sonsofotis

NEW MOLE
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