mercoledì 27 febbraio 2019

HAUNTED: Dayburner (Review)


DOOM/STONER METAL
Con colpevole ritardo, mi trovo davanti la nuova uscita degli italianissimi Haunted – Dayburner.
I ragazzi, siciliani, si presentano a noi con un disco ben più maturo del precedente selftitled, proponendoci uno stoner/doom metal di alta qualità, che ha poco da invidiare ai tanti gruppi oltralpe e americani che affollano il mercato. L’inizio è promettente, con Mourning Sun e Waterdown gli Haunted mettono già in chiaro il loro sound prepotentemente cupo e psichedelico, in cui la voce della cantante Cristina Chimirri ci guida attraverso il viaggio dettato dal resto del gruppo attraverso i riff e i vari riverberi utilizzati.
Tutto ciò viene spezzato magistralmente man mano nel corso del lavoro con chitarre acustiche e una track, Communion, che divide letteralmente il disco in due. Nella seconda parte ci aspettano le vere perle, con Vespertine e Lunar Grave che ne fanno da padrone. I riff sono veri e propri macigni, e colpiscono l’ascoltatore dall’inizio alla fine senza lasciargli spazio di respirare.
Un disco pienamente promosso, che tuttavia ha qualche pecca. Una è forse il mantenimento della stessa dinamica nel corso di tutto il full-length, che tende un po’ a stancare l’ascoltatore. Ma la più grande è probabilmente la mancanza di vera originalità e personalità fuori dagli schemi, che ovviamente in questo campo divide fortemente i vari ascoltatori. Non è certamente necessaria per creare un disco con le palle, e questo è un esempio lampante, ma sicuramente potrebbe portare il sound degli Haunted, già promettente, ad un livello successivo (Ad esempio, seguendo il percorso tracciato dall'ultima track, Lunar Grave). Questo discorso è presente tuttavia in praticamente tutte le uscite doom recenti: non si tratta di una vera e propria colpa specifica, ma più di un consiglio per poter uscire dal marasma generale di gruppi doom di grande impatto e di tanto talento, ma alla fine di poca capacità di osare.
In conclusione, se siete amanti di un certo tipo di doom di matrice quasi rituale alla Swallow the Sun e Windhand e perché no, anche Messa, è un disco che fa per voi. Lo consiglierei tuttavia a quasi chiunque si affacci al genere, perché i riff ci sono e sono ben presenti, ci sono grandi suoni, ma la vera ciliegina sulla torta è la voce, perfettamente azzeccata per questo tipo di uscita.

P.S.
Dopo aver finito di scrivere la recensione, con il mio solito tempismo, ho scoperto che gli Haunted si son sciolti, un vero peccato. Forse ho ritardato un po' troppo la stesura della stessa, ma vabbè, succede.

 TRACKLIST:
  1. Mourning Sun
  2. Waterdawn
  3. Dayburner
  4. Communion
  5. Orphic
  6. Vespertine
  7. No Connection With Dust 
  8. Lunar Grave
INFO:
ANNO: 2018
LABEL: DHU Records, Twin Earth Records
WEB: Bandcamp


HAUNTED - DAYBURNER

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