mercoledì 5 dicembre 2018

IO E I MIEI DISCHI: Elena Fiorenzano (KRÖWNN)


Anche questa settimana abbiamo parlato di dischi con uno dei musicisti della nostra scena underground: l'ospite di Io e i miei Dischi quest'oggi è Elena Fiorenzano, batterista dei doomsters Kröwnn. Buona lettura!

1. Il primo disco che hai comprato
Se ben ricordo il primo disco che ho comprato con i miei risparmi di tredicenne è stato Behaviour dei Pet Shop Boys: alla Standa in Strada Nuova a Venezia c'era un reparto musica e ricordo che lì ho comprato la cassetta perché alla radio davano un loro pezzo (So Hard) che all'epoca mi faceva letteralmente impazzire... il pop elettronico ha dato poi un imprinting importante ai miei gusti musicali e un certo sound elettronico ha incontrato sempre più il mio interesse negli anni successivi, facendo rivolgere i miei ascolti verso artisti come Depeche Mode, Einstüzende Neubauten, Björk, Portishead, Radiohead, Massive Attack, Battiato, Enya... anche se preciso che i miei gusti sono eclettici e il mio sguardo ha da sempre spaziato su diversi generi musicali, dalla  musica classica  al  metal. 

2. L’ultimo disco che hai comprato
Fallen America dei Pacino, gruppo underground del veneziano. Sono andata ad un loro concerto e siccome mi son piaciuti ho comprato il loro CD.

3.Il disco che ha cambiato la tua vita
Ce ne sono diversi. Ne elencherò alcuni, e non in ordine di importanza perchè ciascuno, in modo diverso, mi ha dispensato emozioni così forti che se li riascoltassi oggi mi proietterebbero inevitabilmente in specifici periodi della mia vita.  King for a Day, Fool for a Lifetime dei Faith No More,  Superunknown dei Soundgarden, Dirt degli Alice in Chains, Kid A dei Radiohead, Dirty dei Sonic Youth, Garlands dei Cocteau Twins, Disintegration dei Cure, Within the Realm of a Dying Sun dei Dead Can Dance, Rid of Me di P.J. Harvey, Grace di Jeff Buckley, Them Crooked Vultures dei TCV. Pensandoci bene però  l'album che mi ha dato "la svolta" è stato Above dei Mad Season, un disco eccezionale che non mi stanco mai di ascoltare.  

4.Il disco che ti vergogni di possedere
A vent'anni ero una darkettona e ascoltavo cose pesantissime che voi umani non potete nemmeno immaginare (o quasi ahahah!)... se ripenso a quanto mi piaceva Sopor Aeternus o i Madre del Vizio (nello specifico l'album Dio Dio DIo ) mi vien da sorridere a denti stretti (con gran rispetto di chi è ancora loro fan eh)... ma tutto sommato non posso dire di vergognarmi di avere i loro CD. Semplicemente ora come ora non me la sentirei di spararmeli a tutto volume in cuffia come vent'anni fa. Tutta la musica che ascolti contribuisce a plasmare i tuoi gusti (che col tempo possono cambiare ed affinarsi), il tuo modo di percepire il mondo, i tuoi pensieri: ormai fa parte del tuo  underground personale e culturale, perciò è difficile rinnegare gli album che oggi consideri imbarazzanti se un tempo li apprezzavi.

5. Il disco con la copertina che preferisci
The Bees Made Honey in the Lion's Skull degli Earth.

6. Il disco che hai sempre sognato di avere
Aenima dei Tool in vinile. 

7. Quanto è grande la tua collezione? 
Mah, avrò circa 250 CD tra masterizzati e originali e una cinquantina di vinili. 

8. Che ordine segui (se è ordinata)? 
I CD sono in ordine di genere... più o meno. I vinili invece sono collocati in modalità random. 

9. CD o vinile? 
Ovvio che son due supporti diversi che si prestano ad una fruizione differente, anche a seconda della situazione. Si sa che col vinile si ha in genere un rapporto più "fisico" e speciale: se lo compri è perché vuoi proprio quell'album (difficile comprare un vinile "tanto per")... il CD effettivamente è più pratico e te lo puoi ascoltare in macchina, ma rispetto al vinile non ti offre, a mio avviso, la stessa sensazione di possedere un pezzo da collezione.  
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