EXPERIMENTAL NOISE/SLUDGE |
Mai avuto la sensazione di essere inesorabilmente spinti verso l'ascolto di un disco? Oltre la promozione, gli artisti amati, le grosse etichette, a volte c'è un elemento quasi istintivo a catalizzare l'attenzione verso un determinato album.
Non saprei come altrimenti spiegare la curiosità con cui ho atteso l'uscita del nuovo LP dei KEN Mode, band che non ha mai goduto di mie particolari attenzioni. Sarà forse anche merito dell'inquietante copertina opera di Randy Ortis, ma Loved, settimo album in studio dei canadesi, sembrava assolutamente meritevole di un ascolto attento.
Forti di una carriera ormai ventennale, i fratelli Matthewson sfoderano tutta la potenza di un arsenale ben collaudato, con la complicità del bassista Scott Hamilton e della sassofonista ospite Kathryn Kerr, quest'ultima chiamata ad aggiungere un'ulteriore senso di malessere ai brani del terzetto con il suo strumento.
Loved è brutale come un'aggressione a mani nude in un vicolo, pieno com'è di furiosi assalti noise/sludge, come l'opener Doesn't Feel Pain..., Learning to be Too Cold, Not Soulmates, Very Small Men e la violentissima Feathers and Lips. Non disdegna comunque assalti più cerebrali e sperimentali (The Illusion of Dignity, No Gentle Art, This is a Love Test), giusto per dimostrare come la brutalità possa essere praticata in molteplici forme.
Su tutti, l'impeccabile Jesse Matthewson, portavoce perfetto di questa nuova dichiarazione di violenza sonora, perfetta declinazione del verbo noise nel 2018 e sicuramente destinata conquistarsi i favori di tutti i fan di Swans, Helmet e Unsane. Senza pietà.
Non saprei come altrimenti spiegare la curiosità con cui ho atteso l'uscita del nuovo LP dei KEN Mode, band che non ha mai goduto di mie particolari attenzioni. Sarà forse anche merito dell'inquietante copertina opera di Randy Ortis, ma Loved, settimo album in studio dei canadesi, sembrava assolutamente meritevole di un ascolto attento.
Forti di una carriera ormai ventennale, i fratelli Matthewson sfoderano tutta la potenza di un arsenale ben collaudato, con la complicità del bassista Scott Hamilton e della sassofonista ospite Kathryn Kerr, quest'ultima chiamata ad aggiungere un'ulteriore senso di malessere ai brani del terzetto con il suo strumento.
Loved è brutale come un'aggressione a mani nude in un vicolo, pieno com'è di furiosi assalti noise/sludge, come l'opener Doesn't Feel Pain..., Learning to be Too Cold, Not Soulmates, Very Small Men e la violentissima Feathers and Lips. Non disdegna comunque assalti più cerebrali e sperimentali (The Illusion of Dignity, No Gentle Art, This is a Love Test), giusto per dimostrare come la brutalità possa essere praticata in molteplici forme.
Su tutti, l'impeccabile Jesse Matthewson, portavoce perfetto di questa nuova dichiarazione di violenza sonora, perfetta declinazione del verbo noise nel 2018 e sicuramente destinata conquistarsi i favori di tutti i fan di Swans, Helmet e Unsane. Senza pietà.
TRACKLIST
- Doesn't Feel Pain Like He Should
- The Illusion of Dignity
- Feathers & Lips
- Learning to Be Too Cold
- Not Soulmates
- Very Small Men
- This is a Love Test
- Fractures in Adults
- No Gentle Art
ANNO: 2018
LABEL: Season of Mist
WEB: Website
KEN MODE: DOESN'T FEEL PAIN LIKE HE SHOULD