lunedì 8 ottobre 2018

IO E I MIEI DISCHI: Luciano Mirra (Tuna de Tierra)


Nuova puntata, nuovo ospite per Io e i Miei Dischi: il nostro ospite odierno è Luciano Mirra, bassista dei bravissimi Tuna de Tierra.

1. Il primo disco che hai comprato 
Se la memoria non m’inganna, credo che il primo disco acquistato sia stato Ride The Lightning dei Metallica, su CD. Da lì si aprì la mia parentesi nel mondo del metal.

2. L’ultimo disco che hai comprato 
Il vinile di Innocence & Decadence dei Graveyard.

3. Il disco che ha cambiato la tua vita 
Difficile rispondere a questa domanda, ce ne sono talmente tanti che potrei citare, ognuno significativo per uno specifico periodo della mia vita. Ma probabilmente il più importante, per vari motivi, è stato Atom Heart Mother dei Pink Floyd, ascoltato per la prima volta ai tempi delle elementari.

4. Il disco che ti vergogni di possedere 
Ahimè, se la giocano a pari merito due vinili che ho ereditato dalla collezione dei miei genitori. Can’t Slow Down di Lionel Richie e un Greatest Hits degli Eagles. Come direbbe il Drugo de Il Grande Lebowski: “Non sopporto gli Eagles!”.

5. Il disco con la copertina che preferisci 
Ce ne sono tante. Strange Days dei Doors, In The Court Of The Crimson King dei King Crimson, fantastiche! Poi mi tocca citare ancora i Pink Floyd: la copertina di Ummagumma la trovo geniale, soprattutto considerando l’epoca. Poi quella di Atom Hearth Mother, assolutamente fantastica e di grande impatto nella sua semplicità. Anche quella di In Rock dei Deep Purple (che custodisco gelosamente) è grandiosa! Di quel periodo è anche Mirage dei Camel, la cui copertina ho sempre trovato molto suggestiva. Andando avanti mi vengono in mente le copertine dei dischi dei Tool, tra tutte quella di Lateralus. Del mio periodo metal ho apprezzato tantissimo le copertine degli album degli Opeth, su tutte quelle di Blackwater Park, Morningrise e Watershed. Ultimamente, invece, ho apprezzato molto la copertina di Hisingen Blues dei Graveyard, mi ha rimandato alla mente alcune cose del mondo sommerso di H.P. Lovecraft, a cui sono tanto legato.

6. Il disco che hai sempre sognato di avere 
Tanti, troppi. La mente va subito ad album provenienti dai primi anni ’70, periodo a cui sono molto legato musicalmente. Potrei dire una prima stampa di uno dei primi quattro album dei Black Sabbath, oppure Dark Side of The Moon dei Pink Floyd o ancora In the Court of the Crimson King (King Crimson). Venendo a roba più “recente”, direi che una prima stampa di Blues for the Red Sun o Welcome to the Sky Valley dei Kyuss non sarebbe male.

7. Quanto è grande la tua collezione? 
Orientativamente ho una quarantina di vinili e circa altrettanti CD. E poi ci sono le musicassette, disseminate qua e là... con quelle ci sono cresciuto.

8. Che ordine segui (se è ordinata)? 
Ordine alfabetico sia per quanto riguarda i vinili che per i CD.

9. CD o vinile? 
Temevo questa domanda. Preferisco il vinile per tutta una serie di motivi, dal packaging, al suono, a motivi più “romatici”. Avere tra le mani un vinile è sempre qualcosa che mi affascina particolarmente. Forse al vinile ci sono legato maggiormente anche grazie a ricordi affettivi legati alla mia infanzia. E poi la “preparazione” all’ascolto di un vinile è quasi un rituale, un qualcosa di magico, un momento sempre speciale. Ma devo dire che negli anni ho apprezzato anche moltissime versioni di album su CD. Quindi, nonostante la mia preferenza vada al vinile, penso che la cosa più importante sia ascoltare sempre buona musica, sia su CD che su vinile!
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