lunedì 9 aprile 2018

CHARUN: Mundus Cereris (Review)

POST-METAL
I Charun si presentano a noi con il loro secondo lavoro “Mundus Cereris", che subito ci colpisce.
Il lento incedere del basso di “Malacoda” ci trascina sin da subito nel loro mondo, e da lì per i prossimi quaranta minuti saremo completamente rapiti.
Il gruppo sardo si fa fautore un post-metal/post-rock di grande ispirazione, cosa non affatto semplice. Il disco è formato da sei tracce che si propongono tutte su un livello medio-alto di songwriting e freschezza, e i riverberi e i riff mastodontici ne fanno da padrone. Si riescono a distinguere i riff riverberati del post-rock più tenue ma anche lo sludge più pesante degli Isis, e il gruppo riesce a coniugare molto bene i due stili diversi e a non farli sembrare incollati male. Di noioso c’è poco in realtà, e fattore in più e assolutamente non da dar per scontato è il lavoro fatto per il mastering da James Plotkin (Isis, Sunn O))), Earth, Amenra ecc) che ha saputo dare quel quid in più che ha portato il disco ad un nuovo livello.
L’unica critica è dovuta al fatto che magari si è osato poco, perché il disco fila liscio ma manca quel qualcosa in più che potrebbe renderlo uno dei dischi più belli dell’anno. La forma è perfetta, forse troppo.
Menzione a parte per la copertina che è meravigliosa ed evocativa, a cura di Waarp.


TRACKLIST:
  1. Malacoda
  2. Mae
  3. Laran
  4. Nethuns
  5. Menvra
  6. Vanth
INFO: 
ANNO: 2018
LABEL: Third I Rex
WEB: Facebook


CHARUN: VANTH
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