GARM |
Non ero mai stato al Labirinto della Masone (il più grande labirinto
al mondo), un posto incantato che si trova nei pressi di Parma (località
Fontanellato), un posto in cui il tempo sembra essersi fermato, in cui
confluiscono non solo i richiami
musicali, ma anche quelli artistici a 360gradi visto che il Labirinto
ospita una collezione d'arte, una biblioteca ed è la sede della casa editrice
di Franco Maria Ricci. Se poi ti
permettono, come in questo caso, di fartelo visitare di notte, con poche torce
e la luna a guidarti in un’escursione unica nel suo genere, allora potrai
raccontare di aver assistito a qualcosa di magico.
La passeggiata notturna ci porta all’altezza della piramide posta dietro
al palco dal quale suonerà la band. La piramide è una cappella che sancisce il
legame che c’era in tempi antichi fra i Labirinti e la fede, sacro e profano si
incontrano e si scontrano innalzando il livello sensoriale ai massimi livelli.
Non poteva esserci luogo più bello per accogliere una band
altrettanto unica come gli Ulver. I norvegesi d'altronde sono una di quelle
band talmente amate in ambito underground che la maggior parte dei fans della
prima ora (quelli che li idolatravano come band Black Metal) sono ancora tutti
presenti (o quasi), nonostante l'evoluzione incessante che li ha portati ad
essere oggi una band di colto Synth Pop, oscuro, malinconico e dalle tinte
gotiche.
LA TRACKLIST DEL LIVE |
Posto proprio ai piedi della piramide, come vi dicevo poc’anzi,
il palco si erge remissivo, quasi intimidito dalla grandezza che lo circonda.
Ad accompagnare i Lupi norvegesi ci pensa l'isolazionismo sonoro di Stian
Westerhus che viene accolto timidamente dal pubblico delle grandi occasioni presente
in massa al Labirinto. Un’esibizione breve e scarna, un antipasto che scalda i
motori per gli Ulver, mattatori incontrastati, band unica, enorme, che ci
regala una prova sontuosa ed elegante, pregna di uno spessore emotivo straniante. Reduci dallo straordinario The Assassination of Julius Caesar, i
nostri ci ripropongono per intero il disco al cospetto di una splendida luna
che sembra essersi affacciata in quello spicchio di paradiso per assistere alla
prova di Garm e soci. Le canzoni si susseguono con audacia, legate le une alle
altre da un invisibile filo rosso che abbraccia tutte le anime presenti portandole
alla divinazione dei sensi. Gli Ulver continuano ad essere un’anomalia all’interno
del panorama Metal, un’anomalia che accomuna fans delle più disparate
estrazioni musicali che alla fine se ne vanno soddisfatti e appagati,
consapevoli di aver assistito ancora una volta alla magia dei Lupi norvegesi.
Un ringraziamento speciale va ad Orsola, dell'ufficio stampa del Labirinto della Masone.
Video live a cura di: Rumore Magazine