ATMOSPHERIC SLUDGE METAL |
I Rosk non sono il nome del momento, né un nome storico per
cui tutti vanno pazzi. Anzi, i ragazzi polacchi hanno rilasciato solo lo scorso
anno il primo EP self-titled in cui già dimostravano di avere qualcosa di
diverso dai tanti gruppi post-black metal che oramai affollano la scena
musicale. Questo è effettivamente il primo vero lavoro del gruppo e dimostra a
pieno le loro capacità. Forse parlare di post-black metal è eccessivo, magari
si parte da quella base per evolversi in svariate direzioni e assorbire tutte
le influenze possibili, specie l’atmospheric sludge. Il disco comprende quattro
tracce per una durata complessiva di una cinquantina di minuti, di cui buona
parte è occupata dall’ultimo brano: “Beneath the Light”.
Attenzione, come già anticipato non stiamo parlando del tipico gruppo che con
un’unica soluzione produce un intero lavoro, ma ci troviamo di fronte a
svariatissime sfaccettature che contribuiscono a tenere l’orecchio
dell’ascoltatore costantemente attento. Parlo specialmente di Infected I, la
seconda traccia, che credo sia una delle migliori ascoltate negli ultimi anni
per pathos e freschezza.
Beneath the Light, la traccia finale, dalla durata di 21 minuti e 37 secondi
non fa altro che aumentare l’hype di ascoltare di nuovo il disco per coglierne
nuove sfumature. Non ci sono pezzi in realtà più brutti di altri, dal cantato
pulito si va ad una voce più sporca e sludge metal allo scream prettamente
black metal accompagnato da (poche) sfuriate inserite benissimo e mai scontate.
Le influenze sono davvero tantissime, cercare di descriverle penso sia
abbastanza inutile perché si toglierebbe all’ascoltatore la voglia di scoprire
questo ottimo lavoro uscito ad inizio anno.
Appassionati di Neurosis, Obscure Sphinx ma anche Blindead o Mouth of the
Architect, questo disco è principalmente per voi.
TRACKLIST
- In Nomine Pestis
- Infected I
- Infected II
- Beneath the Light
INFO
LABEL: Autoprodotto
ANNO: 2017
LABEL: Autoprodotto
ANNO: 2017
WEB: Facebook