Benvenuti nella prima rubrica di
Doommabestia interamente
dedicata alle band italiane. Al fine di dar luce ai tantissimi gruppi nostrani che ci inviano i loro promo e vista l’impossibilità di poterli recensire tutti,
abbiamo deciso di partorire
DoommaBEST Italia, una rubrica in cui vi proponiamo
quelle che a nostro modo di vedere sono le uscite discografiche più meritevoli.
Il miglior modo per noi di dare il giusto risalto ad una scena che non sempre
viene messa in evidenza come meriterebbe ed un occasione per regalare a voi lettori
la possibilità di conoscere ottime band che meritano una chance. Buona lettura ed a
presto con la seconda uscita di
DoommaBEST Italia.
TOP ALBUM: SODA YELLS: Soda Yells EP
|
STONER |
La palma di
TOP ALBUM in questa prima uscita della rubrica
DoommaBEST Italia va a pari merito ai
Soda Yells e ai
Doctor Cyclops. I
Soda Yells sono una band sarda (di Cagliari) che confeziona con
questo EP un piccolo gioiello di Stoner Psichedelico, anche se imbrigliare la
musica dei nostri in quattro mura potrebbe essere un errore visti i colori, le influenze e le sensazioni
che ogni brano riesce a sprigionare. La qualità del songwriting è di alto livello, mentre le influenze si amalgamano tra di loro andando ad esaltare una
creatività al servizio di una spiccata personalità. Si passa così dai ritmi
orientaleggianti della splendida
Desert on the Sun, alle influenze di chiara
matrice
Arctic Monkeys - l'era
Humbug della svolta firmata
Josh Homme tanto per
intenderci – di
16:9. Anche l'ottima voce di
Claudio Murru richiama quella di
Alex Turner senza per questo mai snaturarsi. I
Queens of the Stone Age sono un’altra
chiara influenza, ma anch’essa non preponderante all'interno di un pacchetto
sonoro che non disdegna l'uso di strumenti folkloristici volti a marcare dei
solchi che affondano nelle radici di una terra calda come quella sarda.
Fantasia, passione e un livello di scrittura dei pezzi mai banale, queste sono le
armi dei
Soda Yells, a questo punto li aspettiamo al varco con un album su lunga
distanza. Davvero bravi.
WEB: Soda Yells
TRACKLIST:
01. Pocos, Locos y Malunidos
02. Desert of the Sun
03. 16:9
04. You've Got Gasoline in you Throat
05. Black Rubber Baloons
TOP ALBUM: DOCTOR CYCLOPS: Local Dogs
|
PROTO DOOM |
Altra ottima prova per i
Doctor Cyclops che tornano alla
grande con il nuovo
Local Dogs, edito dall’ormai onnipresente
Heavy Psych Sounds
Records di
Gabriele Fiori, label che è cresciuta tantissimo nel corso degli
anni arrivando ad essere un punto fermo non solo del panorama italiano. Il
nuovo album si fregia di dieci canzoni che spaziano dall’ Heavy Rock al Proto
Doom passando per gli anni 70. Sembra di ascoltare i
Gentlemans Pistols che coverizzano i
Pentagram, provare per credere. Tutte ottime composizioni, perfettamente
strutturate e bilanciate nel loro incedere sempre a metà strada nei generi
sopracitati. Sopra le righe anche in questo caso la prova di
Christian Draghi
(voce e chitarra) accompagnato in modo egregio da
Francesco Filippini al basso
e da
Alessandro Dallera alla batteria. Tanti i pezzi che meritano una menzione,
ma il trittico iniziale
Lonely Devil,
D.I.A. e
Stardust ha davvero una marcia
in più. Altri brani degni di nota sono le minacciose
King Midas, Druid Samhain e i barocchismi dannati di
Witch's Tale. Vi consiglio di dargli una chance (e di andarvi a ripescare anche i
precedenti lavori se ancora non li conoscete), la meritano davvero.
WEB: Doctor Cyclops
TRACKLIST:
01. Lonely Devil
02. D.I.A.
03. Stardust
04. Epicurus
05. Wall of Misery
06. King Midas
07. Stanley the Owl
08. Druid Samhain
09. Witch's Tale
10. Witchfinder General
MARS ERA: Dharmanaut
|
STONER |
Da poco uscito per
Argonauta Records, il debutto dei
Mars
Era si presenta a noi come un concept album ambizioso che cerca di raccontare
la sua storia attraverso uno Stoner a cui piace sporcarsi di forti (forse
troppo forti) richiami
Toolliani e di venature Grunge. Una buona opera prima
quella dei nostri - originari di Firenze – che si erge nell’opener
Enemy Was a
Friend of Mine come nella scheggia dal riff darkeggiante che risponde al nome
di
Revolution o nella psichedelia desertica della splendida
Licancabur (apice
dell’album). In alcuni – pochissimi a dire il vero - frangenti sembrano perdersi leggermente tra
gli anfratti sonori figli di una certa complessità strutturale alcune volte fine
a se stessa, ma nel complesso siamo dinanzi ad un buon debut. Ci sono ancora
ampi margini di miglioramento, che viste le doti dei nostri fanno ben sperare
per il futuro.
WEB: Mars Era
THEBUCKLE: Labbrador
|
HARD ROCK |
Hard Rock Stonerizzato per il power duo dei
TheBuckle. Voce,
chitarra e batteria, tanto chiasso e melodie di facile presa quelle racchiuse
in
Labbrador già dall’iniziale
Evil Sky.
Andrea e
Maxim già insieme nei
Kessler
e negli
Unwelcome si appropiano della scena con schegge sonore ficcanti e dalla
breve durata.
Hey You strizza l’occhio ai
Placebo. La titlteteck sembra una
versione più adrenalitica dei
White Stripes mentre
Blind fa piedino ai
Queens
of the Stone Age. Un buon divertissement per questo debut senza pretese
eccessive che vi divertirà e vi farà battere il piede dall’inizio alla fine.
RHINO: The Law of Purity
|
STONER |
Interessante debut quello dei
Rhino. Band catanese giunta a
noi con il qui presente
The Law of Purity. Un disco poderoso, sorretto da
chitarre pachidermiche (la titletrack) e da buone soluzioni melodiche che
strizzano l’occhio ad una psichedelia
Kyussiana (
Bursting Out). I pezzi sono
immediati e ben strutturati, il songwriting si attesta su buonissimi livelli,
la prova vocale di
Niko è davvero incisiva, così come quella di tutta la band
che sciorina una manciata di canzoni che vanno a pescare a piene mani da uno
Stoner Metal prepotente che richiama mostri sacri come
Fu Manchu,
Orange Goblin, Hermano, Unida
e compagnia desertica. Bravi. Promossi.
WEB: Rhino
NUDIST: Bury My Innocence
|
SLUDGE/POST METAL |
Ritornano i
Nudist a due anni di distanza dal precedente
See The Light Beyond the Spiral e lo fanno con l'ottimo
Bury My Innocence, un caleidoscopico puzzle di brutale fattura che annovera al suo interno soluzioni Post Metal arroventate da riff lenti di natura Sludge/Doom, sembra di ascoltare i
Fugazi che jammano assieme ai
Red Harvest privati della loro natura industriale, ascoltate la strisciante
Bloody Waters e capirete a cosa mi riferisco. A livello strumentale batteria e basso sosotengono in modo pazzesco le pennellate chitarristiche che si fanno via via sempre più paranoiche, mentre la voce cuce ogni parte di brutale prepotenza. La conclusiva
Drift chiude alla grande un'opera breve ma intensa (sei brani per un totale di 25 minuti) aperta da un intro Ambient e poi lanciata a capofitto nel folto panorama Post Psych di cui la band ama sporcarsi ripetutamente.
UFOSONIC GENERATOR: The Evil Smoke Possession
|
DOOM |
La
Minoturo Records ci regala il buonissimo
The Evil Smoke
Possession degli
Ufosonic Generator. A dire il vero guardando la copertina
pensavo di essere al cospetto di un album Black Metal, ma cliccando il tasto
play con mia gioia ho scoperto un mondo fatto di Classic e Proto Doom
settantiano davvero niente male. Ottima la produzione, le canzoni non annoiano
mai, importando al loro interno le sonorità e le tinte occulte di
Pentagram,
Black Sabbath,
Candlemass e
Black Widow su tutti.
A Sinful Portrair, Anapest, At
Witches’Bell, Master of Godspeed, ogni pezzo brilla di luce propria. Non
scoprono l’acqua calda, ma ascoltarli è davvero un gran piacere.
WEB: Ufosonic Generator
CALVARIO: Calvario EP
|
HARDCORE/BLACK/SLUDGE |
Primo EP in casa
Calvario, band dedita a sonorità
Hardcore/Black con voce femminile in stile Black Metal, il tutto condito da rallentamenti
Sludge come nella conclusiva
Anxiety (vetta qualitativa del disco). Una band
interessante che dimostra di aver imparato bene la lezione impartita dai
Whores, almeno
per quel che concerne la parte Hardcore. L’EP è interamente autoprodotto, le potenzialità ci sono e si sentono grazie ad una musica che riesce a dare il meglio di se quando è il groove dei tempi
rallentati a venir fuori o nelle sfuriate Hardcore, un pò meno nei momenti più
tipicamente Black che rendono meno coeso il risultato d’insieme. Ancora un pò
acerbi in alcuni passaggi ma c'è tempo per correggere il tiro dove serve. L’interrogazione ufficiale è solo rimandata, ma
il voto finale già così è più che positivo.
WEB: Calvario