venerdì 13 maggio 2016

ZUN: Burial Sunrise (Review)

DESERT ROCK
Messo di fronte all'idea di un progetto che contiene al suo interno i nomi di Gary Arce, John Garcia e Mario Lalli, ogni appassionato di desert rock comincerà probabilmente a grattarsi nervosamente al pensiero di un ritorno ai gloriosi anni Novanta, quando ogni album in cui comparivano questi straordinari musicisti era in grado di trasportare istantaneamente l'ascoltatore nella piacevole canicola di Palm Desert. Aggiungendo all'equazione i nomi di Sera Timms (ottima voce degli Ides of Gemini) e Robby Krieger (sì, quello dei The Doors, al sitar), il risultato non può che essere eccezionale. Almeno sulla carta.
Effettivamente i primi due brani dell'album, Nothing Farther e Solar Incantation, sembrano confermare le ottime aspettative riposte nell'ultimo progetto partorito dalla mente di Arce, con John Garcia che dimostra di essere sempre immenso quando i tratta di progetti in cui viene semplicemente preso e messo dietro un microfono a fare quello che sa fare meglio e Sera Timms che ci regala un'interpretazione magica, una perfetta sacerdotessa del deserto. Chiaramente inconfondibile il suono di Arce, potrebbe suonare anche una chitarrina giocattolo e si capirebbe comunque che è lui a dare al tutto quell'inconfondibile atmosfera calda e sabbiosa.
Il problema è che, per essere un disco dalla durata comunque abbastanza contenuta (meno di quaranta minuti), non scorre assolutamente. Una volta apprezzate tutte le qualità mostrate nei primi due brani, il resto dei pezzi si inserisce pressappoco sullo stesso binario, senza discostarsi di un pelo. Da All for Nothing in poi il livello di attenzione dell'ascoltatore è inevitabilmente destinato a scemare progressivamente, fino a ridursi ad un sottofondo godibile, ma privo di qualsiasi momento che riesca a risvegliarlo da una fruizione totalmente passiva.
Dispiace che siffatti nomi non siano riusciti a realizzare un prodotto all'altezza della loro fama, portando a casa solo due brani realmente meritevoli di un ascolto. Purtroppo la realtà dei fatti è che Burial Sunrise è un album noioso e conferma la mancanza di inventiva in cui sembrano ormai versare i nomi storici della scena desert.


TRACKLIST
  1. Nothing Farther
  2. Solar Incantation
  3. All For Nothing
  4. Come Through the Water
  5. All That You Say I Am
  6. Into the Wasteland
INFO
ANNO: 2016
LABEL: Small Stone Records
WEB: Facebook


ZUN: ALL FOR NOTHING

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