mercoledì 18 maggio 2016

MARS RED SKY: Apex III (Praise for the Burning Soul) (Review)

HEAVY PSYCH
Il suono di Alien Ground/Apex III si tuffa con disinvoltura nella mia stanza mentre cerco di trovare qualcosa su cui scrivere, su cui appuntare le mie sensazioni riguardo al nuovo, atteso album dei francesi Mars Red Sky. Il terzo lavoro – edito dalla Listenable Records - è la prova del nove ed i nostri nel corso del tempo, seppur molto lentamente a dir la verità, hanno pian piano cercato in qualche modo di non rimanere fermi sui loro passi, cosa che in questo Apex III (Praise for the Burning Soul) – l’album è ispirato al libro di John Connolly, Burning Soul appunto - risulta più accentuata rispetto al passato, confermando uno ventaglio maggiore di possibilità.
La voce di Julien Pras è sempre quella, molto fine e delicata, quasi femminile oserei dire in alcuni passaggi, di sicuro una maggior variegatezza non sarebbe male nell’economia dei pezzi. Pezzi che si ammantano di un maggior tasso melodico ed anche di una maggior consapevolezza raggiunta grazie ad una maturità d’intenti da non sottovalutare affatto.

Insomma i Mars Red Sky dopo l’ottimo Stranded in Arcadia centrano ancora il segno con una album che deve molto agli anni 60 e 70, che deve molto al progressive e alla psichedelia, il tutto sapientemente diluito in massicce dosi di Sludge/Doom stonerizzato che lascia inalterato il marchio di fabbrica della band, proiettando i nostri in mondi paralleli di straordinario fascino, in mondi sconosciuti, popolati da gigantesche creature e bizzarri paesaggi, in cui le atmosfere create sono davvero da pelle d’oca, come nella straordinaria Mindreader o nell’inquietante finale a nome Prodigal Sun, i pezzi migliori dell’album senza alcun dubbio. Ma anche altrove le cose non vanno affatto male, Friendly Fire si getta nel vintage con estrema naturalezza, per quello che risulta il brano più melodico dell’album senza per questo risultare banale e stucchevole, agli ultimi Blood Ceremony sono sicuro piacerebbe moltissimo.

I Mars Red Sky ci avevano già deliziato con l’ep apripista Providence ad inizio anno (mini album legato a doppio filo con il qui presente lavoro) ed ora centrano il segno anche su lunga distanza, come a voler rivendicare il loro posto nel gotha del firmamento Stoner. Quel che vi consiglio è di ascoltare questo lavoro molte e molte volte, di assorbirne con cautela i propositi che i nostri ci hanno generosamente donato, vi consiglio di mettervi comodi, meglio se sdraiati, di chiudere gli occhi, di cliccare play e di immergervi totalmente nel mondo Mars Red Sky, perché se avrete pazienza vi catturerà pian piano per non lasciarvi più.


TRACKLIST:

01. Alien Ground
02. Apex III
03. The Whinery
04. Mindreader
05. Under the Hood
06. Friendly Fire
07. Prodigal Sun

INFO:

ANNO: 2016
SITO: Mars Red Sky
LABEL: Listenable


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