venerdì 12 giugno 2015

MOTHER ENGINE: Absturz (Review)

INSTRUMENTAL STONER ROCK
Dopo un album di debutto passato un po' in sordina negli ambienti stoner (Muttermaschine, 2012) torna il terzetto teutonico dei Mother Engine, rivelazione totale della scorsa edizione dello Stoned from the Underground, in cui il loro set ha rinfrescato il pubblico presente in un afoso pomeriggio.
La carica che questo giovanissimo trio riesce a sprigionare dal vivo è perfettamente intuibile da questo secondo lavoro, conferma assoluta di tutte le ottime qualità fatte già ascoltare nel disco di esordio e che li attesta come uno degli interpreti attualmente più validi sul versante strumentale dello stoner.
L'abilità del chitarrista Chris Trautenback nel riuscire a trovare la giusta combinazione tra aggressività e psichedelia, grazie ad un'ottima alternanza tra ripetizioni ed effettistica, è perfettamente sostenuta da una sezione ritmica raffinata ed efficace al basso (Christian Dessel) quanto multiforme e articolata alla batteria (Cornelius Grunert); ne risultano sei brani che faranno breccia nel cuore di tutti i fan degli Earthless e di chi apprezza in generale il lato più aperto dello stoner, quello in cui la jam session è la dimensione ideale per permettere alla musica di fluire come un torrente (ricco di sostanza psicoattive, ovviamente) in piena, senza schemi predeterminati.
Absturz lo raccomandiamo a chi ama dedicare del tempo alle proprie orecchie con dischi da ascoltare tutti d'un fiato, stimolando al contempo la propria immaginazione nel modo in cui solo la buona psichedelia riesce a fare. Mettetevi comodi e gustatevi un'altra splendida crociera nella vostra galassia mente.


TRACKLIST
  1. Nebel
  2. Wustenwind
  3. Lichtung
  4. Relief
  5. Sonne
  6. Hangar
INFO
ANNO: 2015
LABEL: Gebruder Schall
WEB: Facebook


MOTHER ENGINE: LICHTUNG

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