lunedì 4 maggio 2015

FANGS OF THE MOLOSSUS: Fangs Of The Molossus (Review)

DOOM METAL
Originariamente autoprodotto nel 2013, l’omonimo album di debutto della band fiorentina Fangs of The Molossus entra nelle pubblicazioni della nuova etichetta Italian Doom Metal Records con una ristampa in vinile di tutto rispetto.
Dalle prime note ci si rende conto di avere a che fare con un sound estremamente compatto: le chitarre sono potenti, aggressive, molto vicine alle sonorità di band nordiche come i Reverend Bizarre. La batteria ha un suono estremamente naturale, scordiamoci quindi una cassa strappa budella alla Candlemass. Un elemento che contraddistingue tutti i brani è l’ampio uso di effetti di modulazione, usati su tutti gli strumenti, voce inclusa. Questo aspetto, insieme ad un’applicazione estremamente curata dei synth, contribuisce a sottolineare le eclettiche influenze musicali della band, aggiungendo una forte componente psych all’intero album: alcune parti ritmiche ne escono fortemente impreziosite, gli intermezzi di chitarra pulita sono deliziosi. Tuttavia, l’uso costante ed intensivo di questi effetti finisce con l’essere rapidamente metabolizzato, col rischio di lasciare all’ascoltatore l’impressione di un suono eccessivamente plasticoso.
Gli arrangiamenti sono piuttosto eterogenei: possiamo trovare riferimenti al doom più classico ed epico (Caligula), immensi trip spaziali (Cult Of The Witch Goddess) e Planet Caravan nostrane come O Fera Flagella, un brano strumentale con un finale che è tutto un programma.
La qualità dei musicisti non si discute. L’album vanta la collaborazione con Ain Soph Aour e JC dei Necromass. L’intero lavoro è molto ben suonato, ma alcune scelte nel contesto vocale tendono a trascendere il limite del rievocativo per sconfinare nel già sentito: la litania di Caligula ricorda fin troppo gli echi psicotici di Doommantia degli Electric Wizard, mentre la strofa di I Drink Your Blood segue all’unisono le cadenze di Dragonaut degli Sleep. Nessuno si aspetta certo innovazione da un genere autoreferenziale come il doom, ma è anche vero che certe "citazioni" finiscono spesso col privare di personalità anche i lavori ben fatti. 
Fangs Of The Molossus è un album ascoltabilissimo, incrinato però da alcuni momenti fin troppo pacchiani. Il molosso ringhia, abbaia, cerca di mordere. Vuole affondare le sue zanne, ma non ci riesce, lasciandoci al massimo con qualche graffio. Di sicuro chi saprà guardare oltre quest’aspetto troverà pane per i suoi denti, gli altri invece potrebbero non convincersi del tutto e restare con un po’ di amaro in bocca.



TRACKLIST:
  1. Caligula
  2. Cult Of The Witch Goddess
  3. I Drink Your Blood
  4. O Fera Flagella
  5. Dead King Rise


INFO:
ANNO: 2015
LABEL: Italian Doom Metal Records
WEB: Facebook / Web


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