domenica 15 febbraio 2015

BOG OAK: A Treatise on Resurrection and the Afterlife (Review)

BLACKENED DOOM/SLUDGE METAL
Un eccellente biglietto da visita per questa giovane formazione statunitense, attiva da meno di due anni eppure già in grado di far intravedere le sue potenzialità nei brevi venti minuti di questo EP d'esordio.
Non si tratta certo di un caso se la prestigiosa Svart Records ha deciso di puntare sui Bog Oak, fini artigiani di questi quattro oscuri brani che sembrano provenire da qualche gelida desolazione nordica anziché dalla soleggiata landa californiana.
Difficile esplicare la materia qui trattata meglio della traccia d'apertura The Science of the Afterlife, capace di alternare con grande classe violenza Sludge e maestosità Doom, il tutto impreziosito dalla voce di Julie Seymour, bravissima cantante perfettamente in grado di destreggiarsi nell'insidioso territorio di un graffiante scream alternato ad un celestiale tono pulito; occorre sottolineare come quest'ultimo sia talmente centellinato da non risultare mai inserito forzatamente, ma perfettamente inserito nel brano.
Poche le differenze presenti nei brani successivi, anche se una menzione d'onore va fatta per la conclusiva A Sea Without Shore, che col suo lento incedere e le splendide parte ritmiche (applausi al batterista Steven Campbell) si aggiudica a pieno merito il titolo di brano più bello del lotto a detta di chi vi scrive.
A causa dell'insoddisfacente durata resta solo una gran curiosità di scoprire cosa sarebbero in grado di architettare questi marcissimi invocatori sulla lunga distanza. Speriamo di poterli riapprezzare presto.



TRACKLIST
  1. The Science of the Afterlife
  2. The Resurrection of Animals
  3. Time Drift of Seasons
  4. A Sea Without Shore



INFO
ANNO: 2014
LABEL: Svart Records
WEB: Facebook

BOG OAK: THE SCIENCE OF THE AFTERLIFE

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