domenica 2 novembre 2014

MOS GENERATOR: Intervista a Tony Reed, una vita dedicata all'Heavy


Cogliamo al volo l'occasione di fare un pò di chiacchere con Tony Reed, frontman degli Statunitensi Mos Generator.

Il momento è quello ideale data la recente news dell'uscita di uno split tra i Genovesi ISAAK e il trio di Washington, prevista per Gennaio 2015 sotto l'etichetta Italiana Heavy Psych Sounds.

I Mos Generator sono una band da scoprire, sulla scena da molti anni, ma ancora poco nota qua in Italia. Dal profondo legame con il rock puro e massiccio degli anni 70 hanno solcato palchi a livello internazionale ed alle spalle vantano molti dischi e collaborazioni avvincenti...

Vi lasciamo il piacere di conoscere i Mos Generator ed il polistrumentista Tony Reed attraverso queste righe.
Buona Lettura!

-Ciao Tony,quest'anno tu ed i Mos Generator festeggiate ben 14 anni di attività, ti va di raccontare un pò chi siete a Dommabbestia? Giusto una breve presentazione per introdurci nel vostro mondo.

"Ci siamo formati nell'autunno del 2000 ma suonavamo già insieme in altri gruppi da oltre 10 anni. I Mos Generator sono nati dall'esigenza di suonare quel tipo di heavy rock con cui siamo cresciuti ed è stato quindi un processo del tutto naturale."

"Il primo album è uscito nell'Aprile del 2002. Da allora abbiamo pubblicato 7 album e un bel po' di singoli."


-Credi che Washington abbia influenzato il vostro modo di essere musicisti? Di comporre o altro? com'è vivere a Port Orchard?
"Port Orchard è una piccola città nello Stato di Washington. Ad un'ora circa da Seattle. Siamo un po'  isolati ma comunque vicini alla città più importante, quindi mi piace."


"Penso che l'ambiente in cui si vive abbia sempre delle influenze sulla propria arte. La gente che ti circonda e la musica a cui ti approcci durante la crescita come  musicista ha sempre un certo impatto sul modo di comporre. Alcune influenze sono più evidenti di altre, mentre alcune sono lì e non te ne accorgi neanche."


-Quest'anno avete realizzato "Electric Mountain Majesty". Un amante delle sonorità Heavy non può che adorare questo lavoro; Come avete dato vita al disco?
"In realtà non c'è un vero motivo ricorrente; durante le registrazioni ci premeva che il disco suonasse come dal vivo. Abbiamo fatto il grosso delle registrazioni tutti insieme,  in una stanza allestita come sul palco, in modo da ottenere quella stessa sintonia uno con l'altro. "


"Ci abbiamo dato dentro e ha funzionato. Penso che Electric Mountain Majesty sia l’album che rispecchi al meglio i nostri suoni dal vivo. Abbiamo usato lo stesso metodo di registrazione per The Vault Sessions, ed anche in questo caso ne è scaturito un sound molto organico."



-Ti chiedo subito dello split con i Genovesi ISAAK che verrà pubblicato a gennaio 2015 via Heavy Psych Sound. Com'è nata questa interessante collaborazione e come sei entrato in contatto con loro?
"Avevo iniziato ad interessarmi ai dischi di Maso su Facebook - Taxi Driver Record - e così iniziammo a chattare. Poi mi arrivò un suo messaggio in cui mi diceva che la Heavy Psych Sounds voleva fare uno split con i Mos Generator e gli ISAAK."


"Quando ricevetti il loro pezzo per il mastering rimasi molto colpito. La qualità del suono è pazzesca e il pezzo grandioso. Le tracce sul nostro lato dello split hanno un suono molto diverso dal nostro solito. Sono pezzi registrati nel 2008, ma mai pubblicati."



"Maso mi ha detto che anche per gli ISAAK si tratta di un pezzo diverso dai loro canoni. I fan di ambo le bands riscontreranno una bella sorpresa."


-Ci sono altre band Italiane, che conosci ed apprezzi in modo particolare?
"Il primo gruppo italiano che mi viene in mente sono  i Raw Power,“Screams from the gutter” è un album hardcore formidabile! Uno dei mie preferiti. Mi piacciono molto anche i Goblin, i Mope e gli Yikon." 

-Tornando un pò indietro nel tempo, nel 2013 siete stati in tour per l'Europa con i  colossali Saint Vitus. Che ricordi portate con voi di quei giorni? Qualche aneddoto?
"I Mos Generator sono stati in Europa 3 volte (2 in Italia) ed il tour con i Saint Vitus è stato il più lungo ed il migliore."


"Abbiamo fatto 26 date con i Vitus e trascorso un sacco di tempo in bus. Ci siamo fatti il culo e abbiamo suonato al meglio che potessimo. In tour i fatti divertenti sono all'ordine del giorno, ma nulla su cui argomentare che mi venga in mente ora."



  -Sei amico con Wino,come vi siete conosciuti?
"Ho incontrato Wino la prima volta quando l'altro mio gruppo, gli Stone Axe, era in tour con i Sain Vitus nella west coast degli States, nel 2010. "

"Poi nel 2011 i Saint Vitus sono atterrati a Port Orchard e hanno registrato Lillie f-65 presso il mio studio, dove ho fatto da produttore e ingegnere. Si sono fermati a casa mia per 10 giorni mentre mixavo il disco e Wino viveva proprio nell'appartamento dove stavo mixando."



"E' stata una grande esperienza per me come produttore ed ha davvero spinto la mia carriera. Gli sarò sempre grato per questo."


-La tua è una vita nella musica e per la musica. Oltre ad essere un polistrumentista sei anche produttore, cosa ti senti di dire ai giovani musicisti ed alle band emergenti che si stanno facendo le ossa per farsi conoscere?
"Ho trascorso innumerevoli ore alla chitarra o alla batteria, o a mixare musica. Come dici tu, la mia è proprio una vita nella musica e per la musica, ed è proprio vero."

"Ho attraversato molte fasi musicali e fatto tanti sacrifici per dedicare la mia vita a questa passione, e credo che ora, a 45 anni, stia comiciando a conoscere le mie abilità più a fondo e ad incanalarle dove voglio che vadano."

"Credo che il mio consiglio sia “sgobba e non ti arrendere”.

-Porti avanti anche altre bands e progretti musicali oltre ai Mos Generator, mi hanno colpito molto gli Stone Axe, dai fortissimi richiami anni 70. Cosa credi che avessero di diverso e speciale gli infuocati Seventies Rock?

"Durante gli ultimi 6 anni ho suonato in alcuni progetti molto interessanti e divertenti. Stone Axe è decisamente un salto all'indietro nei 70, musicalmente."



"La musica in quegli anni era così pura e avventurosa, I musicisti non avevano barriere e ogni disco era come un salto nell'ignoto. Tutta la musica che faccio è influenzata dagli anni 70."




-Dato che sei un'appassionato di vinili, volevo chiederti qual'è stato il primo che hai acquistato? Che effetto ebbe su di te?
"I miei genitori avevano un sacco di dischi hard rock in giro per casa quando ero piccolo, ed io li ascoltavo spesso, ma credo che il primo disco che ho comprato con I miei soldi fu Alive! Dei KISS."



" Dopo averlo ascoltato, volevo fare il musicista! Sono sempre stato attratto dalla musica in gioventù, ma quel disco mi ha fatto venir voglia di prendere una chitarra e andare avanti così."


-Ringraziandoti per il tempo che ci hai concesso chiudo quest'intervista domandandoti se, nonostante le innumerevoli collaborazioni che hai avuto nella tua carriera, hai ancora un sogno nel casetto da realizzare?

"Il mio sogno è quello di fare musica che alla gente piaccia sul serio, per cui si emozioni.

Ci sto lavorando; potrei non arrivarci mai, ma mi sto divertendo un casino a provarci!"



-MOS GENERATOR Bandcamp-
-MOS GENERATOR Facebook-

Intervista di: Mari Knox Knox

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