martedì 21 gennaio 2014

THREE EYES LEFT: Quattro chiacchere con Maic, voce e chitarra del trio Bolognese

In occasione del concerto svoltosi il 6 Gennaio Void Of Sleep + Three Eyes Left al Lochness Pub (Riva del Garda)…ecco riportato cio che è affiorato tra una birra e l'altra...

THREE EYES LEFT rispettivamente…
Maic voce e chitarra,Andrea basso,Stern batteria…
vi siete formati nel 2004 giusto?
Tutti Bolognesi?come vi siete incontrati?
M: Siamo tutti di Bologna sì…
ci siamo incontrati nel 2006/2007, i ragazzi prima avevano un altro alla voce poi hanno deciso di rovinarsi la carriera e mi hanno chiamato;”
 “Cazzate a parte, io li seguivo ogni tanto in sala prove e mi ricordo che già dal primo ascolto avevano un modo di comporre che mi interessava. Non unicamente questione di “ bel suono” ma anche per come erano creati i pezzi. E’ stato un colpo di fulmine!”
“Il caso volle che ruppero con il loro cantante e io mi sono proposto al volo. Mi ricordo la prima prova,un sabato mattina, annebbiato dal limoncello… ha funzionato da subito .Da allora abbiamo macinato della strada assieme, ci siamo evoluti e siamo arrivati a quello che siamo adesso: tre asini sordi.”

Come è nata la collaborazione con la GoDownRecords?
M: ”Con la GoDown è stato veramente un caso. Siamo stati chiamati a suonare al primo festival di Perkele… fantastico portale per la musica heavy, finita l’esibizione (particolarmente carica quella sera) si è avvicinato il grande Leo e mi ha detto che sarebbero stati contenti di fare 2 chiacchere con noi. Da li poi ci ha presentato Max che ci ha a sua volta introdotto nel loro progetto.”
“Per me come per gli altri si è trattata di una enorme soddisfazione anche perché ho sempre ammirato ed apprezzato il loro lavoro tra l’altro noi eravamo andati li a suonare con il solito spirito e senza aspettative particolari.”
 “Non smetterò mai di ringraziarli per l’opportunità che ci hanno dato. E poi a livello umano hanno quell’approccio che ti mette a tuo agio. Come si dice a Bologna… poche pugnette.Forse è proprio per questo che sono una delle etichette migliori!”

Proprio per la GoDownRecords … Nel Maggio 2013 è uscito “La Danse Macabre” leggendo un po’ in giro i riscontri son stati molto positivi, siete soddisfatti?come è nato? Qual è il tema che caratterizza l’album?
M: “Assolutamente sì…questo è stato l’inizio della svolta. Volevamo appesantirci perché era quello che avevamo dentro già da tempo. Per arrivare a quei 5 pezzi siamo passati attraverso ad almeno una decina di altri che in poco tempo erano diventati non più rappresentativi… difatti La Danse Macabre come concetto rappresenta la scalata della montagna.”
“Abbiamo voluto rappresentare la nostra evoluzione con la rinascita…memento mori, come nell’iconografia del medioevo. Per la parte grafica (dove impera ovviamente la gnocca) ci ha pensato Eeviac che ha reso perfettamente il nostro intento.”
Avete fatto anche da spalla dai Californiani Dead Meadow (sticazzi!) che esperienza è stata per voi?
M: ”Senza dubbio molto speciale. Io li ascolto da sempre ed aver avuto l’opportunità di aprire per loro è stata l’esperienza live più bella dello scorso anno.”
 “Fino a 2 anni fa mai avrei pensato di poter condividere il palco con qualcuno che conoscevo solo da ascoltatore … una cosa buffa davvero. Poi sono dei soggetti simpatici e live spaccano veramente. Ti danno un senso di avvolgimento che poche band riescono a farti provare.”

Ci sono stati altri concerti o collaborazioni particolarmente gratificanti?

M: ”Beh direi un live in Germania qualche anno fa con i Misfits… che ci guardavano con stupore data la nostra assiduità nel bere delle gran birre senza rispetto alcuno per la lucidità…poi direi un live a Torino con i Cripple Bastards… genere ben diverso ma grande band. Quella sera c’era un’aria sulfurea sul serio. La gente era presa benissimo da noi nonostante fossimo lenti come dei fossili e il locale, lo United... veramente notevole.
Poi devo dire la verità, ogni volta che ci capita di suonare con i nostri fratelli Void of Sleep o con i fratelli Pater Nembrot è sempre una serata della madonna, in ogni caso sia umanamente che musicalmente con loro ci troviamo a meraviglia e poi sono band che nella scena attuale fanno paura. Gli auguro il meglio in Europa ed oltre perché hanno un livello veramente alto.”

Stasera sentirvi dal vivo è stato veramente di forte impatto… e credo non sia dovuto solo alla birra stra buona del Lochness Pub ma anche alla carica che ci avete messo nel live…Maic ti ispiri chiaramente a Matt Pike ammettilo! vero? 
M: ”Direi che a me piacerebbe suonare come un terzo di Matt Pike…forse pisciando posso paragonarmi a lui, forse, e perdona la mia umile franchezza. Per me è un mito assoluto. Jerusalem/Dopesmoker lo ascolto da quando è uscito.”
“Ho imparato a suonare (male) con gli Sleep e i Black Sabbath ovviamente. E poi c’è Jimi Hendrix che è il primo ascolto della mia vita…quello che ti fa capire che cosa c’è in giro al mondo e quello che ti fa rendere conto che se non inizi a fare musica non starai mai bene. Direi che Black Sabbath,Soundgarden e Sleep sono le nostre maggiori influenze…poi ci sono gli Area che tutti e tre veneriamo ma che sono inavvicinabili e li ascoltiamo solo con grande libidine.”
L’anno appena trascorso è stato particolarmente fertile… e quest’anno aprirete il concerto dei Church of Misery al Freakout di Bologna… insomma cosa c’è d’aspettarsi ancora?
M: 
”Stiamo scrivendo il nuovo disco e direi che siamo sulla strada giusta… sta uscendo qualcosa doom vecchia scuola/70 rispetto a prima. Sarà un lavoro più lungo del predecessore.”
“ I riff sono più “camorristici” direi. Per ora cerchiamo di continuare a crescere e a compattare ancora di più il sound. Per ora direi che la roba nuova funziona viste le vostre reazioni di stasera.”



Per concludere…così spassionatamente … secondo te in Italia di può vivere di Sludge?o è pura utopia?
M: ”In Italia si campa raccontando le cazzate alla gente e lo Sludge non è una cazzata!”










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