SOUTHERN METAL, STONER |
Dal profondo Sud, in basso come l’Inferno, appunto, ecco
arrivare i marchigiani Southell, con il loro disco Alcohol Fueled, Weed
Inspired, che, oltre al punto di partenza di un nome così geniale, ci offre 6
pezzi azzeccatissimi, ognuno dei quali gioca e rimbalza tra le due differenti
fonti di ispirazione, come emerge dal titolo.
Si parte decisamente con la weed inspiration, grazie a Weedlust, pezzo che esordisce
testualmente: “Ahahahah…I’m stoned!”. Si capisce quindi immediatamente da quale
delle due parti ci troviamo qui. Inaspettata e piacevolmente sorprendente la
variazione sulla voce, che, per tutto il pezzo si presente calda e avvolgente e
che, negli ultimi minuti, diventa più aggressiva in stile death, donando al
pezzo una svolta proprio in chiusura.
Passiamo all’essere “benzinati” con i due pezzi seguenti,
ovvero Overtaken dove troviamo
schitarrate potentissime e screaming che fanno tornare alla mente qualcosa dei
primi Pantera; anche qui svolta finale con atmosfere dilatate ed echo imponenti.
Anche Drowned, dicevamo, è alcohol fueled: i riff infatti, conditi debitamente dagli immancabli fischi (armoniche
artificiali per i tecnici), sono inconfondibili, lo screaming, che ogni tanto
fa capolino, ce lo conferma.
Torniamo a essere ispirati dalla weed in Straight On grazie alle strofe dai giri
molto bluesy e dal suo intrammezzo quasi funky che opsita un assolo decisamente
slow-hand, che allarga in qualche modo le porte della nostra percezione.
Il penultimo pezzo, Mind Trip, è quello che io definirei “il singolo”, ovvero il pezzo
più orecchiabile del disco, senza voler con questo sminuire il lavoro, anzi,
pensandolo come quella canzone che inserisci in quella compilation che volevi
fare a quel tuo amico.
Il disco si chiude con The Lie giusta conclusione in grado di racchiudere e sintetizzare in
sé entrambe le facce di tutto il lavoro: strofe weed inspired per un chorus
totalmente alcohol fueled danno come risultato una "fattanza" totale che gli ulti
minuti del pezzo esprimono alla perfezione. Pesantezza, seguita dalla lentezza
trasformate poi in leggerezza e sospensione, con quella distorsione delle voci rallentate
e profonde, urla ultraterrene e disconnessione dal mondo.
Un album decisamente da ascoltare il cui punto di forza è
senza dubbio la struttura dei pezzi, ricca senza scadere nel complesso e iper
tecnico, ma che ci salva dalla monotonia (grazie anche alla notevole
versatilità della voce).
Unico punto di debolezza: il CD non si può ascoltare “appalla”,
né di volume, né di bassi…forse un piccolo accorgimento di mastering avrebbe
favorito questo fattore, che incide senza dubbio sul godimento!
TRACKLIST:
1 - Weedlust
2 - Overtaken
3 - Drowned
4 - Straight On
5 - Mind Trip
6 - The Lie
INFO:
ANNO: 2011
WEB: Facebook
SOUTHELL - MIND TRIP