giovedì 8 marzo 2012

STONER KEBAB: Super Doom

STONER-DOOM
Questo è il tipo di disco che definirei eclettico: in sole sette tracce gli Stoner Kebab ci fanno percorrere tutte le sfaccettature che il genere stoner-doom possa offrire, il tutto confezionato in una maniera altrettanto eclettica, con testi cantati talvolta in inglese, talvolta in italiano.
Si passa da riff cattivissimi, vocalità demoniache, ad uno stoner del tutto californain-style, dai toni decisamente scanzonati. Questo traspare non solo mentre si percorre l’intero disco, ma anche all’interno di ogni singola traccia:
prendiamo ad esempio il pezzo di apertura Tom Bombadil (titolo di tolkieniana memoria) il cui prologo offre delle aspettative sul versante sludge – e pure cattivissimo – per poi dirottarci in poco in un riff stoner godibilissimo e che trovo personalmente anche molto allegro.
Sono le sonorità sludge, dunque, a condurci avanti in questo lavoro, con le tracce Viverna e Iron Tyrant, testimone quest’ultima del tono scanzonato (e canzonatorio) che il gruppo toscano riesce a dimostrare: di rilievo gli urli del ritornello che lasciano pensare a quello dell’ “alabarda spaziale” di Goldrake!
Con Astronavi Domani (italianizzazione di Astronomy Domine, di cui è la cover) approdiamo ai pezzi in lingua madre, ma anche alla psichedelia. Viene introdotto qui ufficialmente, infatti, lo strumento della psichedelia per eccellenza, ovvero il sintetizzatore, usato per riportare alle nostre menti il passare delle astronavi che sorvolano questo mondo post apocalittico (in cui potremmo trovarci un domani, appunto). Con Ibuki torniamo alla duplice struttura del pezzo: introduzione e conclusione decisamente seventies con armonica al seguito, mentre il cuore del pezzo subisce una metamorfosi in stile horror, con atmosfere inquietanti create dal sintetizzatore e delle vaghe chitarre, che poi esplodono in un doom impietoso cantato in growl!
Una nota dal punto di vista compositivo dei testi: visionari e immaginifici, per niente banali.
Il disco si conclude con New Church, un particolarissimo sludge dai toni sempre seventies e l’ultima traccia (la titletrack) il cui nome funge da auto-descrizione, ovvero Superdoom, la cui conclusione stile sitar mette proprio la classica ciliegina!
Un album dunque complesso, non riassumibile in pochi termini, ricco e decisamente da ascoltare.

INFO

ANNO: 2010
WEB: MySpace 

TRACKLIST

 1. Tom Bombadil
2. Viverna
3. Iron Tyrant
4. Astronavi Domani
5. Ibuki
6. New Church
7. Superdoom


STONER KEBAB - TOM BOMBADIL

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