STONER-DOOM |
Questo è il tipo di disco che definirei eclettico:
in sole sette tracce gli Stoner Kebab ci fanno percorrere tutte le
sfaccettature che il genere stoner-doom possa offrire, il tutto confezionato in
una maniera altrettanto eclettica, con testi cantati talvolta in inglese,
talvolta in italiano.
Si passa da riff cattivissimi, vocalità demoniache, ad
uno stoner del tutto californain-style, dai toni decisamente scanzonati. Questo
traspare non solo mentre si percorre l’intero disco, ma anche all’interno di
ogni singola traccia:
prendiamo ad esempio il pezzo di apertura Tom Bombadil
(titolo di tolkieniana memoria) il cui prologo offre delle aspettative sul
versante sludge – e pure cattivissimo – per poi dirottarci in poco in un riff
stoner godibilissimo e che trovo personalmente anche molto allegro.
Sono le sonorità sludge, dunque, a condurci avanti in
questo lavoro, con le tracce Viverna e Iron Tyrant, testimone quest’ultima del
tono scanzonato (e canzonatorio) che il gruppo toscano riesce a dimostrare: di
rilievo gli urli del ritornello che lasciano pensare a quello dell’ “alabarda
spaziale” di Goldrake!
Con Astronavi Domani (italianizzazione di Astronomy
Domine, di cui è la cover) approdiamo ai pezzi in lingua madre, ma anche alla
psichedelia. Viene introdotto qui ufficialmente, infatti, lo strumento della
psichedelia per eccellenza, ovvero il sintetizzatore, usato per riportare alle
nostre menti il passare delle astronavi che sorvolano questo mondo post
apocalittico (in cui potremmo trovarci un domani, appunto). Con Ibuki torniamo
alla duplice struttura del pezzo: introduzione e conclusione decisamente
seventies con armonica al seguito, mentre il cuore del pezzo subisce una
metamorfosi in stile horror, con atmosfere inquietanti create dal
sintetizzatore e delle vaghe chitarre, che poi esplodono in un doom impietoso cantato
in growl!
Una nota dal punto di vista compositivo dei testi:
visionari e immaginifici, per niente banali.
Il disco si conclude con New Church, un particolarissimo
sludge dai toni sempre seventies e l’ultima traccia (la titletrack) il cui nome
funge da auto-descrizione, ovvero Superdoom, la cui conclusione stile sitar
mette proprio la classica ciliegina!
Un album dunque complesso, non riassumibile in pochi
termini, ricco e decisamente da ascoltare.
INFO
ANNO: 2010
WEB: MySpace
TRACKLIST
1. Tom Bombadil
2. Viverna
3. Iron Tyrant
4. Astronavi Domani
5. Ibuki
6. New Church
7. Superdoom
STONER KEBAB - TOM BOMBADIL