lunedì 9 gennaio 2012

DIRGE: Elysian Magnetic Fields

POST-METAL, VISUAL, DOOM
Al momento dell'uscita di questo cd, in molti si sono chiesti come è possibile che una così grande qualità aritistica sia rimasta invisibilie, per così troppo tempo. Ma dopo 4 anni di inattività, Elysian Magnetic Fields (2011, Division Records) risuona nei cieli come qualcosa di assolutamente unico. Se infatti con il precedente Wings Of Lead Over Dormant Seas (2007) i francesi Dirge erano riusciti nell'intento di mostrarsi orgogliosamente all'intero mondo del post-metal, con questo ultimo lavoro sono invece stati in grado di produrre qualche cosa di veramente impareggiabile. Da molti paragonati a mostri sacri e famosi come i Neurosis, i cinque musicisti in questione hanno sicuramente dato alla scena europea una entità sonora di pregevole fattezza, rifinita e particolareggiata come poche registrazioni in passato. Sì, concepire il fatto che si sta parlando di una band francese è davvero incredibile, ma non impossibile, se si pensa come molte cose stiano lentamente cambiando nel panorama internazionale del metal alternativo. E questo non può che farci piacere.

Il nostro continente, sta in questo senso conoscendo un periodo di rinascita musicale mai visto prima. E' quindi corretto e doveroso complimentarsi con questa band, nella speranza che si possa dare alla luce molto ancora in futuro e che ciò possa incidere positivamente su altre band neo-nate o in via di consolidazione sonora.

Venendo poi all'album, i complimenti non sembrano cessare.

Inannzitutto, bisogna evidenziare una cura per il dettaglio e per le atmosfere che difficilmente ricordo di avere sentito negli ultimi anni (specialmente in Europa). Le prime tre tracce (Morphée Rouge, Obsidian e Cocoon), filano così lisce e scolpite da sembrare quasi una scultura: opaca per la precisione, e dalle sporgenze fendenti anche se arrotondate. Muri di chitarre sotterrano letteralmente l'ascolto, trasformandolo in un vascello sottoposto alla peggiore delle tempeste oceaniche, dove la voce di Marc T. appare l'unico riferimento sensato, urlato e carezzevole dell'intera opera. Voce questa, dal timbro imponente, notevole, e ben incastonato all'interno di una serie di arpeggi che segnano il tempo tra la prima e la seconda parte del cd, spezzato a metà dalla traccia quarta (e densa di energia elettrica) intitolata Sandstorm, vero e proprio gioiello di luminescenza. Stesso discorso, se non addirittura ancor più lodevole, per l'omonima Elysian Magnetic Fields, quinta traccia dalle dimensioni proporzionate in maestosità al resto dei brani precedenti, dei quali sembra essere il più adeguato fra i requiem di chiusura. Narconaut, traccia sesta, è invece un passaggio immediato, gelido, in grado di far rizzare i peli, come se l'elettrostaticità si trasformasse in realtà istantanea sul nostro intero corpo mortale. Altro punto a favore, l'utilizzo più che adeguato nonché oscuro dei synths, paragonabili soltanto alle droghe più suadenti e sublimi mai inventate dall'essere umano. In fine i due brani che chiudono l'album, Falling e Apogee : concepiti allo stesso modo di un ciclo terrestre che lascia la mente sospesa, quasi a mezz'aria, come quando ci si ferma spesso (e volentieri) a guardare il cielo di piombo che precede un violento temporale estivo. Tutto si fa teso e rigido, ma al contempo  il pensierosi distende, e ci trasporta verso mondi futuri, spaesati e in attesa di qualcosa, qualsiasi cosa essa sia.

Fatevi un favore, per iniziare l'anno con qualità e soddisfazione: ascoltate questo cd.
Non ve lo dimenticherete facilmente..


TRACKLIST:

01. Morphée Rouge
02. Obsidian
03. Cocoon
04. Sandstorm
05. Elysian Magnetic Fields
06. Narconaut
07. Falling
08. Apogee

INFO:

Paese: Francia
Sito: myspace
Label: Division Records
Anno: 2011





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