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mercoledì 17 ottobre 2018

BONGRIPPER: Terminal (Review)

DOOM METAL
Uscito un po' in sordina quest'ultim album dei Bongripper, sarà forse che luglio si presta male al doom, ma è doveroso recuperarlo per almeno tre motivi:
1. erano ormai quattro anni che gli americani non pubblicavano nulla di nuovo
2. il disco è uscito in formato digitale disponibile ad offerta libera e non stiamo parlando di una demo, ma del settimo disco di una band alfiere del sound nichilista da ormai tredici anni
3. è una fottuta bomba
Terminal, incurabile, composto da Slow (lento) e Death (morte), concetto perfettamente evocato dall'illustrazione in copertina di Sam Alcarez, in cui ripugnanti forme stanno meticolosamente decomponendo la carcassa di una capra.
Se già Miserable era un album senza speranza, qui i riff del duo Pleckham/Dellacroce scavano ancora più in profondità, assorbendo completamente tutta la luce intorno in un buco nero di pura desolazione, in cui i rari intermezzi vagamente melodici non fanno che rendere il tutto ulteriormente più angosciante e disperato.
In soli quarantatrè minuti il quartetto di Chicago ricorda a tutti come si fa bene il doom strumentale, quello che rende davvero felice Satana. Dal suo trono, il Maligno non può che approvare pienamente.


TRACKLIST
  1. Slow
  2. Death
INFO
ANNO: 2018
LABEL: Great Barrier Records
WEB: Website


BONGRIPPER: TERMINAL